La via è divertente e il posto magnifico, ma l’avvicinamento è eterno, quasi 2000 di dislivello solo per uscire in cresta.
Passaggi complicati non ce ne sono, infatti, siamo saliti legati ma sempre in conserva tranne che per il superamento del torrione rosso, che presenta un passaggio solo molto stretto, non difficile ma esposto dove ora sono presenti anche alcuni spit.
Le difficoltà maggiori le abbiamo però incontrate per scendere dal Colle delle Locce al ghiacciaio sottostante; il suo progressivo ritiro ha ulteriormente scoperto la fascia di rocce lisce e malferme, difficili da superare specie arrivando dall’ alto non potendo così vedere i possibili passaggi.
Noi, dopo aver girato un poco sopra i salti senza individuare possibili segnali, siamo scesi sulla sx (S) per un canalino, in parte innevato e con roccette insicure alla base, senza legarsi ma con molta cautela!
Quando sarà nuovamente agibile il Rifugio Barba Ferrero (pronto per il 2010?) si potrà di nuovo dimezzare la salita e godersi con un po’ più di tranquillità questa escursione davvero interminabile specie se fatta in giornata.
ringrazio il socio dell’escursione Lorenzo