Grivola (la) Via Normale Parete SE e Cresta E/NE dal Bivacco Gratton

Grivola (la) Via Normale Parete SE e Cresta E/NE dal Bivacco Gratton
La gita
mat-teo
3 16/07/2022

3 stelle date dalla media tra ambiente e panorama da 5 stelle e oltre e una via di salita di qualità abbastanza bassa (per lo meno io non amo troppo questo tipo di percorsi). Partiti alle 3:40 dal park di Cretaz, fino al Gratton è una escursione facile seppur faticosa. Le catene da scendere sono facili ma non banali, meglio assicurarsi con un cordino. Il ghiacciaio del Trajo è in leggera salita e più lungo di quanto le immagini fanno apparire e attualmente è tutto in ghiaccio vivo e nero di polvere, detriti e penitentes. L’attacco della via è stato un cinema, ghiaccio vivo ricoperto di terriccio e ripido. vedevamo dei bolli gialli fiammanti nuovi ma non capivamo come arrivarci per cui io e Ale (Barrosismo) abbiamo fatto di testa nostra e abbiamo imboccato una via che poi ho visto che avevano fatto anche altri gulliveriani grazie alle foto. Non c’è mai una via obbligata, diciamo che la parete è tutta un sistema di cenge piene di detriti ma mai difficile al max II, ci vuole solo piede sicuro e nervi saldi perchè l esposizione è sempre presente. Infatti poi attraversando sotto il gendarme più a destra salendo per prendere il finale della cresta delle Clochettes le cose migliorano decisamente oltre che ad essere tappezzata d bolli gialli. Saliti dal bivacco in circa 5 ore per via del ravanamento per cercare la via migliore. Dalla cima panorama full hd siamo stati una ventina di minuti a rifocillarci e poi giù seguendo i bolli gialli. Bisogna dire che seguendo i bolli le cose sono decisamente migliori e nei punti più esposti ci sono spit nuovi di pacca per fare sicura. noi siamo scesi slegati per circa metà parete poi sulle parti più esposte complice anche la stanchezza che si faceva sentire ci siamo legati anche se spesso non è così facile proteggersi. Provvidenziali alcune doppie che si incontrano scendendo se nonchè a poco più di un centinaio di metri dal ghiacciaio scendendo spariscono i bolli gialli (o meglio noi nn li abbiamo più visti)e si arriva ad un cordino attorno ad un masso che noi abbiamo usato per scendere se non fosse che ALe mentre scendeva in doppia questo masso inizia a muovere: momento di terrore come mai prima d’ora, mi ci metto sopra con tutto il mio peso e permetto ad ALe di toccare terra, io poi disarrampico da un altra parte alla brutta eva usando le doppie come mancorrente. E poi ultimi metri sul conoide in ghiaccio e detriti prima del ghiacciaio molto artistici con un paio di scivoloni di Ale trattenuti dalla corda. Al ghiacciaio la tensione può scendere: è fatta! emozionante attraversare il ghiacciaio con le luci del tardo pomeriggio anche se sembrava di essere in mezzo ad un torrente. E poi le catene per arrivare al bivacco: molto fisiche da risalire, con n paio di punti da superare di forza e con decisione. Dopo esserci riposai e mangiato qualcosa al bivacco ripartiamo per Cretaz con le luci del tramonto che ci accompagnano e poi poco prima del bosco alle luci della frontale, saremo alle macchina poco prima delle 11 di sera

Farla in giornata è stata una bella mattata, non impossibile ma occorre molto allenamento soprattutto per rimanere lucidi per la parte in parete. La Grivola non era nelle priorità dei miei obiettivi ma devo ammettere che la soddisfazione di farla, in questo modo poi, e ritornare tutti interi è una bella conquista. Come sempre grazie ad Ale per condividere queste passeggiate di salute farcite di madonne e risate

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