Grivola (la) Via Normale Parete SE e Cresta E/NE dal Bivacco Gratton

Grivola (la) Via Normale Parete SE e Cresta E/NE dal Bivacco Gratton
La gita
barrosismo
4 16/07/2022
Accesso stradale
OK a Cretaz, parcheggio gratuito

Problematico l’accesso alla parete: risalire la conoide delle relazioni è un putiferio. Ghiaccio ricoperto da detriti, inghiottitoi, pietroni instabili e più in alto fango, terra, pietrisco e altre enormi pietre. Arrivati alla parete le difficoltà si abbattono ma troviamo del gran pietrisco a ricoprire tutto. A detta di una guida incontrata salendo, la via è stata ri-bollata in giallo recentemente. Finalmente dopo circa 150 m di dislivello troviamo questi benedetti nuovi bolli. Il percorso è semplice ed elementare da seguire, max 2° grado, con solo un po’ di esposizione in alcuni punti. Tanta fatica ma cima di enorme soddisfazione con panorama per il quale non ho parole. In discesa seguiamo pedissequamente i bolli gialli, orientamento facile. Arriviamo a circa 100 m a monte del ghiacciaio – assicurandoci su spit e con anche due calate da 20 m circa. Qui spariscono i bolli ma il terreno è pessimo e pericoloso. Mi calo usando dei cordini su masso (qualcuno che ha tirato la nostra stessa ravanata); simpaticamente il masso si muove e mi viene un infarto; sulle uova e sbiancando riesco a tornare coi piedi per terra. Arriviamo a 20 m dal ghiacciaio e scendiamo su sfasciumi ripidissimi modello frana; impossibile risalire qui – non può essere l’attacco della nuova via. La conoide sulla quale ci troviamo è molto più a sinistra scendendo rispetto a quella di salita. Tra ghiaccio nero, crepacci e altre frane assortite arriviamo salvi al pianeggiante ghiacciaio. Questo è in ghiaccio scoperto e pieno di penitentes e bedieres; meraviglioso da vedere ma inquietante. Pochi crepacci da saltare ma belli larghi per cui con neve conviene legarsi. Risalire le catene è stata una sofferenza, le prime dal ghiacciaio sono verticali e faticosissime nonché in un posto pericoloso. In discesa, consigliata una doppia. Dal bivacco in giù pilota automatico fino all’auto. Una sola cordata in cima oltre a noi e altre due hanno rinunciato perché non trovavano l’attacco.

La Grivola è stata la prima montagna di cui sono innamorato e inoltre, da amante spassionato della Valle d’Aosta rappresenta un mio personale simbolo storico. Fatta così, in giornata, è stata una mattata ma alla fine meno stancante di quanto pensassi. Grazie a Matteo che ha reso possibile tutto ciò e ha sopportato le mie bestemmie e il mio impazzimento durante la risalita delle difficili catene (per me è stato il punto più ostico della gita).

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