Benchè siano presenti alcuni segni gialli ed ometti, l’orientamento sulla parete non è facile e secondo me da affrontare con condizioni di visibilità ottime.
Non pare esserci vero e proprio percorso obbligato: si sale stando a sinistra (faccia a monte) del canale principale che si attraversa molto in alto andando a prendere poi lo spigolo che su percorso più facile porta in vetta.
Sulle cenge ovviamente molto detrito. A parte i sassi che abbiamo mosso noi, unici in parete oggi, non ho sentito scariche.
Sono presenti nel tratto iniziale alcuni cordoni per calate: io ho usato solo l’ultimo prima della conoide.
Buon rigelo notturno ma con giornate così calde il ritorno su ghiacciaio è delicato, si sfonda e si aprono anche dei graziosi buchi.
La discesa a valle rasenta l’infinito!
Salita possibile grazie a Mario.