Grivola (la) Parete NO – Via Carrel

Grivola (la) Parete NO – Via Carrel
La gita
davec77
5 30/06/2013
Accesso stradale
partito da Sylvenoire

Salita grandiosa, e fisicamente impegnativa visto il grande dislivello da superare partendo dal bivacco Gontier.
Attualmente si trova neve continua fin dall’inizio del vallone che porta al colle di Belleface, a 2400 m. Le condizioni sono buone, con neve trasformata e rigelata; si incontrano pendii a 50° al massimo, ma le difficoltà sono più che altro le fasce rocciose da superare con passaggi di misto facili ma delicati (per via della roccia cattiva, utile qualche friend); almeno le prime due non sono aggirabili.

Noi abbiamo risalito il vallone fin sotto il colle di Belleface, per poi salire diagonalmente verso sinistra per pendii di neve facili (max 40°) puntando alla parete, ma rimanendo vicini alla cresta, fino all’attacco della prima fascia rocciosa a ca. 3300 m. Superate le prime due fasce sempre un po’ in diagonale verso sinistra, noi praticamente abbiamo continuato dritti, con altri passaggi di misto, fino a sbucare sul lungo pendio finale a 50° (questi ulteriori tratti rocciosi sarebbero evitabili facendo un lungo zig-zag traversando prima verso sinistra fin quasi alla cresta nord e tornando poi verso destra).
Dall’antecima una crestina innevata, breve ma esposta e delicata, porta sotto le rocce sommitali, che si salgono tenendosi sulla sinistra. Noi abbiamo impiegato 6h30 dal bivacco alla cima.

Io per la discesa ho optato per il crestone nord, che è ben innevato, ed è stata una soluzione facile e abbastanza rapida (AD, max 50°, con soli pochi passi su roccette per scavalcare la fascia rocciosa superiore; conviene farlo vicini al filo di cresta), ci ho messo meno di 4 ore dalla vetta al bivacco. Un po’ pericoloso il tratto in cui si scende dal ghiacciaio, dato che si deve passare sotto una seraccata… però io ho trovato tutto innevato e già tracciato di recente: si scende prima tutto a sinistra, per poi traversare nettamente a destra fino a prendere una piccola lingua di neve (ben visibile anche da sotto) che, finché durerà, permette di scendere facilmente collegandosi con i conoidi nevosi basali.

Partito da solo, immaginandomi difficoltà forse un po’ inferiori, ho poi fatto la salita con Marco e Alessandro, incontrati al bivacco, che sono stati gentilissimi a offrirmi di legarmi con loro.
Mi scuso per averli un po’ rallentati (sono meglio allenati di me) e li ringrazio ancora! Loro sono scesi dalla normale.

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