Grigia (Testa) da Champoluc

Grigia (Testa) da Champoluc
La gita
alexabis97
4 28/07/2018

Gita effettuata con pernotto in bivacco e salita all’alba.
Percorso veramente lungo da Champoluc, in discesa si fa sentire tanto; all’andata sono invece passato dal Lago Perrin e dal sentiero che da questo va verso i laghi Pinter. Vedendo che il vicino sentiero 13 scendeva sotto il lago e notando una traccia che proseguiva in traverso nella direzione voluta, ho preso appunto questo sentiero (non segnato e non molto agevole in alcuni tratti, mentre dopo consultazione della mappa ho visto che il sentiero 13 fa un giro un po’ più lungo, ma spero sia tenuto meglio).
Il sentiero è sempre abbastanza stretto, a tratti esposto e instabile, si alternano continuamente pietraie con grossi massi e detriti più fini, sempre in leggera salita fino a quando inizia la discesa in cui occorre farsi strada tra enormi massi, arrivando ai laghi Pinter.
Dai laghi si intercetta il classico sentiero che proviene da Cuneaz, qui la salita si fa subito molto decisa. Si arriva prima con un deciso strappo al colle Pinter, poi si comincia a salire verso la bastionata ove sorge il bivacco, con sentiero sempre ripido, nella prima parte facile. Più in alto il sentiero si svolge su terreno a tratti un po’ instabile, e occorre anche salire qualche breve placca che interrompe il sentiero, facendo attenzione. Con ripidi tornanti il percorso continua a salire e si sbuca al di sotto della cima Pinter (in questo tratto, abbastanza nascosto, non c’è più neve ma gli ultimi nevai erano ancora in via di fusione), si può andare verso il bivacco (tagliando il ripido pendio pietroso attraversando alcune tracce, o proseguendo per un tratto per poi raggiungerlo con un traverso quasi pianeggiante, a partire dalla depressione tra la Testa Grigia e la cima pinter) oppure direttamente verso la vetta.
Dal bivacco il sentiero è nella prima parte abbastanza chiaro e comodo, poi si diramano due tracce che passano proprio al di sotto della cresta sui due versanti. Su percorso comunque non difficile si arriva al tratto di II attrezzato con catena, estremamente breve ma non facilissimo perchè è un unico salto di un metro o quasi, la catena è utile. Segue la cengia, non larghissima ma nemmeno particolarmente pericolosa (comunque in un breve tratto si restringe) e poi l’ultimo tratto attrezzato, molto gradinato, dove la catena può risultare utile più in discesa che in salita.
Panorama molto vasto dalla vetta.
Salita alla vetta effettuata in compagnia dei due simpatici signori che hanno condiviso con me la nottata al bivacco e che saluto. Discesa come detto molto lunga, circa 3 ore e 30 a passo abbastanza sostenuto, appena prima dell’arrivo del temporale.

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