Grifone (Punta di) da Sant’Antonio

Grifone (Punta di) da Sant’Antonio
La gita
powderdavide
3 03/01/2011
Accesso stradale
Ok con termiche o 4x4 fino a San Antonio
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Farinosa ventata
Neve (parte inferiore gita)
Farinosa compatta
Quota neve m
1200
Equipaggiamento
Scialpinistica

Gita di “esplorazione” con Alessandro. Essendo la prima volta che andavamo in Valle Orsiera abbiamo pensato bene di complicarci un po’ la vita, prima tenendo la sx idr. del torrente facendo così lo slalom in salita tra i pietroni, e poi, per “accorciare” un po’ il percorso, svoltando a dx troppo presto e andando così a risalire, con inversioni acrobatiche su neve dura, un canale ripidissimo che terminava su un cocuzzolo; da questo siamo dovuti scendere ad una cresta pianeggiante che conduceva ad un altro pendio molto ripido ed esposto di neve inconsistente, che ci ha fatto veramente penare. Superatolo in qualche modo, abbiamo finalmente raggiunto i pendii superiori, da cui si intravedeva la cima, ma a questo punto è sopraggiunta la nebbia, proprio mentre stavamo facendo, con un po’ di apprensione data la presenza di alcuni lastroni, una traversata ascendente verso sx; ci siamo quindi fermati in prossimità di una cresta rocciosa a q. 2150. Appena la visibilità è migliorata un pochino ci siamo accorti che da quel punto potevamo scendere nel vallone “giusto” di salita, e così abbiamo fatto, anche perché era già tardi; la discesa è stata piuttosto bella, con neve ancora farinosa e solo in alcuni punti leggermente crostosa. Più in basso, incontrato l’ itinerario dalla Tomba di Matolda, è iniziato il “ravanage” nella boschina, ma tutto sommato ancora ben sciabile, e finalmente abbiamo raggiunto la stradina di rientro.
In conclusione: tenere in salita la dx idr., non svoltare a dx troppo presto ma arrivare almeno sino a q. 1900, nei pressi di un alpeggio diroccato, da cui si vede il vallone di salita, che conduce alla cresta Sbaron-Grifone, da cui, svoltando a dx, si giunge in vetta.

Un grazie ad Alessandro, con cui sono riuscito finalmente a fare una gita, anche se un po’ avventurosa e non portata a termine (ma tutto fa esperienza, vero?).
Un saluto a Silvia, incontrata alla macchina, di ritorno da sola dalla Tomba di Matolda, e alla quale abbiamo dato un passaggio fino a Villa.

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