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Abbiamo trovato le condizioni ottimali per salire: uno strato di neve fresca su un fondo ben assestato, una giornata splendida e senza vento, nessuna traccia prima di noi, non una persona in tutto l’itinerario. Dei due tratti ripidi, il primo è più pesante perchè più lungo, ma nessuno eccessivamente difficile. Dal colle si arriva alla cima in pochi minuti per facile cresta di sassi mobili ed ottima neve. Praticamente tutto l’itinerario si sviluppa al cospetto del ghiacciaio del Fletschhorn, al cui confronto la Sengchuppa sembra un foruncolo…
Trovare l’itinerario è abbastanza facile: si punta direttamente verso il Fletschhorn tenendosi alla destra (salendo) della morena; dopo la svolta a destra di quest’ultima, spostarsi più decisamente verso destra. Dinanzi si staglia la massa rocciosa del Boshorn; bisogna lasciarlo sulla sinistra e salire in due strappi i pendii che portano alla sella e di qui in cima.
Dimenticavo: siamo saliti in tre con le racchette, uno solo con gli sci.