Gregorio (Monte) da Santa Maria per il Vallone di Scalaro

Gregorio (Monte) da Santa Maria per il Vallone di Scalaro
La gita
blin1950
5 16/12/2015
Accesso stradale
Nessun problema

Avevo studiato a tavolino sulla carta un bel giro ad anello. Partito da Santa Maria, al primo ponte sul Torrente Renanchio, seguo quello che dovrebbe essere il tracciato rosso del sentiero C6; ne prima ne dopo il ponte, non trovo alcuna indicazione o tacca di vernice, si procede su un vecchio tracciato di sterrata ormai erbata ed alberata, si giunge ad un tornante, oltre la curva nessuna traccia di sentiero, seguo il nuovo senso della sterrata che giunge alla case Cantun dla Gatta; a questo punto comprendo che anche oggi si deve ravanare un po’, quindi dalle case seguo una traccia che giunge ad un pianoro superiore, di lì punto alla balza in alto a sinistra e per una verticale traccia di cinghiali, la raggiungo, percorro la dorsale e giungo alla strada sulla bella balza erbosa di Prato del Goglio, risalgo la strada e all’incrocio di quota 1255, salgo dritto a seguire una esile traccia che risale tutta la dorsale fino ad incrociare la traccia leggermente più marcata del sentiero che mi conduce all’Alpe Cialma, dove di fronte alla baita vi è una bellissima vasca in pietra. Raggiungo la dorsale e salgo all’Alpe Barzino inf. come sopra descritto come possibile variante; dalle baite punto alla cimetta con bella forma quotata 1714, dalla cimetta raggiungo l’Alpe Pianello ed in breve raggiungo il Monte Gregorio. Poi una bella cavalcata in cresta integrale per la Punta di Pian dei Francesi, Punta del Pianello, Cima Biolley o Drosit, Colle della Cima, discesa della Strada della Slitta breve risalita alla quota 1736 e raggiunto leggermente più in basso la Cima della Comba, m. 1691, raggiunto la sterrata verso Combassi e ritorno per il sentiero descritto nell’itinerario.

Oggi da solo ad iniziare a scoprire il Vallone di Scalaro, visto lo stato dei sentieri, GTA a parte, vedo che anche qui la gente preferisce arrivare più in alto possibile con l’auto, quindi vista l’enorme quantità di strade e stradine, diventa pura utopia pensare che la gente usi ancora i sentieri che sono così destinati a scomparire assorbiti dalla natura rigogliosa. Dal percorso di cresta, bei panorami verso la VDA, mentre la Valchiusella era completamente invasa dai fumi derivanti dall’incendio che da alcuni giorni brucia le dorsali erbose del Monte Verzel.

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