Ricordarsi di fermarsi all’Autogrill in Svizzera e cambiare 7 Chf in monete per il parcheggio. Avvicinamento pulito fino al nevaio d’attacco; esso è coperto da 20cm di neve fresca ma gelata: noi l’abbiamo attaccato nella parte più vicina alla parete, arrivando alla terminale dove la neve è più compatta e seguendola (senza caderci dentro) fino alla parete sulla sinistra, dove una corda fissa conduce sino alla base della via. La via è completamente pulita tranne qualche rivolo da scoglimento di qualche cengia innevata, la roccia è calda e le temperature dell’aria ancora miti; attenzione però a mettere i piedi nei diedri, ormai freddo e umidità nelle parti in ombra rendono i licheni scivolosi. Usati BD dallo 0,3 al 2 e qualche kevlar per lame e spuntoni. Scesi con 11 doppie di circa 45 mt seguendo le piastrone nuove montate con i golfare; alcuni sono leggermente nascosti ma scendendo puntando decisi all’attacco della via non si hanno problemi ad individuarli. Una volta tornati alla base e cambiate le scarpe abbiamo fatto un’altra doppia scendendo non nel canale all’estrema sinistra (faccia a valle) ma in quello rivolto al Furkapass. Dopo 50 mt si arriva ad una vecchia sosta a chiodi che vincola la corda fissa, e con un’altra doppia di 60mt si arriva quasi alle roccette.
Via fantastica, ricca di passaggi atletici particolari e movimenti a volte non intuitivi ma appaganti. Nel complesso abbastanza faticosa per il tipo di movimenti richiesti, ma gli spit posizionati nei punti giusti fanno godere l’arrampicata in sicurezza anche nei punti più ostici. Con Roberto, per concludere una stagione soddisfacente.