Saliti in una splendida giornata che a partire dalle 10 è diventata man mano nebbiosa. Partiti dal Jervis, che avevamo raggiunto sabato nel tardo pomeriggio sotto la pioggia. Rifugio sempre molto accogliente, con aperitivo e serata musicale. Domenica mattina solo noi alle 6,30 in cammino per la piana del Pra… Raggiunto il rif. Granero in poco più di due ore. Non è necessario arrivare al rifugio, ma si può scendere direttamente al lago, che si costeggia sul lato opposto al rifugio. Raggiunto e superato un numerosissimo gruppo del CAI di Torino, partito dal rifugio Granero per un giro del Viso un po’ diverso, abbiamo lasciato il sentiero per il passo Sellerino circa 100 metri sotto il colle, come da chiare indicazioni ((bollini bianco rossi e iscrizione evidente) e abbiamo proseguito per il Granero su tracce sempre ben segnalate su lastroni rocciosi e pietraie sino alla base di un conoide in direzione della vetta. Qui abbiamo seguito tracce e ometti (troppi e sbagliati) che purtroppo ci hanno portato troppo sul lato destro guardando la vetta. Raggiunta quasi la cresta dopo ravanamenti vari, abbiamo visto un gruppetto che scendeva da un canalino che non avevamo inizialmente individuato quando risalivamo la conoide di pietraie. Cosi siamo ridiscesi e abbiamo raggiunto la vetta per la via giusta. Purtroppo nel frattempo era salita la nebbia, come una muraglia sul lato Monviso.
Gita molto lunga, anche partendo dal Jervis, meglio spezzarla partendo dal Granero. Molto importante poi individuare il canalino che porta in vetta, non segnalato a sufficienza e con troppi ometti fuorvianti.