Grandes Jorasses Via Normale dal Rifugio Boccalatte-Piolti

Grandes Jorasses Via Normale dal Rifugio Boccalatte-Piolti
La gita
enzo51
5 08/07/2018
Accesso stradale
nulla da segnalare

Ottime condizioni su tutta la via. Ghiacciaio chiuso grazie all’ottimo innevamento. Traccia sempre evidente grazie al discreto numero di passaggi. Ancoraggi per doppie in ordine, e distribuiti ovunque disarrampicare diventa problematico. Partenza alle 2 am. Attaccati i reposoir alle prime luci dell’alba. Sopra di noi due toscani. Dietro una guida Francese con due clienti ai quali abbiam dovuto cedere il passo tanto erano veloci. Breve ma aereo il tratto nevoso che porta al traverso ( con ghiaccio affiorante ed esposto in leggera discesa) ad attaccare per un diedro canale (evidente cordino rosso di sosta), i rocher Whymper. Piu’ agevole, ma da compiere velocemente l’attraversamento sotto il seracco pensile. Impegnativo quantunque non difficile la cresta di misto finale che porta al calottone nevoso e in vetta, gli sforzi e la stanchezza arrivati a questo punto iniziano a produrre i loro primi effetti. Decisione saggia quella di scendere dai Rocher Whymper raggiunta in traversata dalla Walker per cresta, causa neve nel frattempo divenuta molle e non piu’ sicura. Tra i Rocher e i Reposoir avremo fatto in totale una 10na di doppie (le ultime giu’ dai reposoir ormai al tramonto) e tanto disarrampicare. Giunti al rifugio a notte fonda con ormai tutti a nanna. Giocoforza e’ stato per noi permanere una notte in piu’ e scendere da un po’ piu’ riposati all’alba del giorno dopo.

Terza volta sulle Jorasses. La prima nel lontano 83 per stessa via. All’epoca ricordo non si fece una doppia, per neve a ricoprire le roccie ora affioranti in punti decisamente piu’ bassi rispetto allora. I rochers si passavano alla base pestando sempre neve. Tanti di piu’ i crepacci che obbligavano ad aggiramenti complessi. Oggi percorso piu’ lineare e molto piu’ arrampicare che allora. Tornero’ alla Walker provenendo dalla ovest molti anni dopo ,e’ il 2012, con la linea di discesa (sottinteso anche di salita) pressoche’ analoga a quella a cui ci si attiene attiualmente. E ora a distanza di altri 6 anni ho accolto con favore la proposta di elke a cui questa montagna interessava in maniera particolare, per testare tutte le problematiche che col tempo emergono, in particolare a livello di tenuta fisica. in ascensioni come in questo caso, di un certo impegno. E’ sempre piu dura!
Cordiale accoglienza al Boccalatte vero nido d’acquile, Franco oltre che guida e climbers solitario di fama mondiale, e simpatico intrattenitore, ha dimostrato di saperci fare anche con i fornelli
E in ultimo un complimento e un grazie alla mia socia per l’ottima compagnia, e per non aver dato mai segni di cedimento, neanche quando la sete (causa acqua dimenticata giu al rifugio) ,pur ingerendo tanta neve, iniziava a costituire un serio problema.

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