Percorso trovato in buone condizioni:I Repsoir sono completamente puliti e si rimettono i ramponi solo per un breve tratto centrale.Poi si continua su roccia ci si porta su una crestina nevosa per raggiungere il ghiacciaio.Qui c’e’ un primo crepaccio che abbiamo attraversato scendendo su un ‘fungo’ di ghiaccio al suo interno,Bisogna vedere con questo CALDO quanto durera’.Poi ci si porta sul ripido pendio da attraversare per arrivare ai Rocher Whymper: Qui anche noi abbiamo utilizzato la seconda picca visto la pendenza sostenuta.L’attacco dei Rocher si riconosce da una cordina rossa di una 15 di metri su un diedro.Saliti questi ci si porta sul ghiacciaio soprastante (mentre si sale spostarsi a dx),qui il seracco e’ lontano e non sembrava preoccupante.
Poi si percorre la cresta rocciosa sfasciumata e si arriva in cima dopo cresta nevosa.A scendere dai Rocher con le doppie stare a dx scendendo! Ci sono parecchi cordini sparsi che confondono.Noi siamo scesi troppo in basso e non abbiamo ritrovato la cordina rossa.
Le doppie sui Repsoir sono su spit e anelli in inox sul filo di cresta,bisogna mentre si scende stare sempre forzatamente a dx scendendo altrimenti non le trovi.A noi sono bastate due mezze corde da 30 m.
Un saluto al Gestore Franco Perlotto simpaticissimo,disponibile e onesto:val la pena salire al Boccalatte (che oltretutto e’ anche impegnativo,grado EE) solo per conoscerlo.
Un abbraccio a Manuel che si e’ fidato a legarsi con me in questa prima esperienza insieme (la cosa e’ reciproca ).Sperando di farne altre in futuro…..la voglia di continuare c’e'(devi solo comprarti una mezza corda nuova!)
Bella esperienza