Dalla Val Ferret al rifugio Boccalatte (attenzione:non più gestito)in tre ore e mezza sotto un sole rovente e con gli zaini appesantiti anche dai viveri.L’acqua ce la siamo procurata sul ghiacciaio.Al Boccalatte funziona il telefono di emergenza e sono rimaste coperte in abbondanza. Temevamo che la via non fosse per niente tracciata, invece una traccia l’avevano fatta due tedeschi che il giorno prima avevamo incrociato sul sentiero. Salita comunque impegnativa per l’ambiente isolato, il dislivello e i pericoli dell’attraversamento sotto i seracchi. Deve essere assolutamente in condizioni. Se ci sono e l’ora non è tarda si può scendere dalla via di salita come abbiamo fatto noi (usati però anche un paio di chiodi da ghiaccio che non erano serviti per assicurarci all’andata), altrimenti non restano che le più lunghe e impegnative Rochers Whimper.Il rientro è abbastanza stremante, i 1400m di dislivello in salita e poi i quasi 2700in discesa alla fine si sentono, ma grande soddisfazione e grande ambiente.
Sempre con Mario. Grande Mario.
Anche Luca e Alberto. Grandi anche loro.