Escursione alpinistica da affrontare con buona preparazione. La salita é molto varia e parte con facili roccette appena fuori dal rifugio e prosegue per pietraia fino ad arrivare al ghiacciaio dove si calzano i ramponi. Si segue paralleli la Bouteille i si passa un ultimo ponte di ghiaccio proprio vicino alla roccia. Si punta il Reposoir e lo si attacca alla sua dx per un colatoio e roccette II – III. Si tengono i ramponi. Attenzione a non sbagliare l’attacco e non farsi trarre in inganno dal pezzo di cordone laciato un po’ piu’ a sx proprio alla base dello sperone roccioso. Da qui si sale ma il grado sale e di notte…….
Si arriva in cresta al Reposoir e lo si segue fino al suo apice dove per un nevaio si entra a dx nel couloir Whymper. Lo si attraversa tutto puntando un canale roccioso da sx a dx che per roccette e neve II – III vi porta ad affacciarvi sul plateux sotto il seracco pensile, vedi foto. Da qui si attraversa sotto il seracco e per un dolce pendio si arriva fino all’ultima cresta prima nevosa e poi rocciosa che vi conduce all’ultimo ripido pendio prima della vetta. Affacciatevi con attenzione sulla parete nord ed est e gustatevi il panorama. Per il ritorno si segue la via di salita e in conserva si ritorna fino al canale che vi porta al couloir Whymper. Consiglio breve doppia (25 mt) e poi si attraversa il canale in leggera discesa fino al nevaio del Reposoir. Da qui si seguono le proprie impronte in cresta e prima che la discesa diventi troppo ripida si piega decisi a sx e si entra nel canale dal quale si puo’ fare una doppietta da 30 mt per riportarsi sul nevaio. I pericoli oggettivi sono finiti. In circa un ora si ritorna al rifugio. Tempo di salita cica 6,30 ore e tempo di discesa circa 5 ore. Materilae usato: mezza da 60 mt, cordini, 2 viti da ghiaccio, imbrago, disensore, qualche moschettone, ramponi, 1 piccozza, casco con buona frontale.
Ricordate che il couloir Whymper é pericoloso e quindi se vedete altre cordate che salgono da li, anche se possibile anche oggi, é piu’ veloce e prudente prendere il reposoir, affermazione testata da me in persona.
Rispettate la montagna e ricordate che forse la Walker é una delle salite classiche piu’ impegnative del Bianco.
Ringraziamento ed elogio al gestore del rifugio per la sua ospitalita’ e ottima cucina.
La cordata era composta da marco, nico ed enrico. Grazie per la compagnia e per la fiducia.
Marco B.