Salire le Jorasses era un sogno che coltivavo da tempo… posso dire che la fama e l’alone di austerità attorno a questa ascensione sono del tutto meritate. Partiti alle 2 circa dal rifugio dopo lo spuntino notturno. La cresta del Reposoir è pulita (salita senza ramponi). Dal Reposoir in poi le condizioni del ghiaccio erano buone con traccia; da qui in poi l’ambiente è davvero magnifico ed impressionante. Il couloir Whymper è ancora in buone condizioni ma qua e là si scorgono già placche di ghiaccio nero. Dopo aver raggiunto la cresta dei Rochers Whymper abbiamo traversato a dx sotto il seracco (blocchi di ghiaccio e piccole slavine consigliano di accelerare!). Dopo il superamento dell’ultimo crepaccio (già piuttosto aperto) e raggiunta la cresta di roccia e misto che scende dalla Walker la si risale sino in cima. Commozione e gioia ci hanno colto quando alle 7.30 abbiamo calpestato la vetta della punta Walker… un sogno appunto. Alle 11.30 eravamo di ritorno al Boccalatte.
Si tratta di un ascensione stupenda che si svolge costantemente in un ambiente severo e mai banale. Il fatto che gran parte della salita è da compiersi di notte rende la ricerca della via e l’orientamento ancora più complicati (individuazione Rochers du Reposoir: vedi foto). Se il tempo cambia o in presenza di nebbia le cose diventano rapidamente molto serie (il meteo durante la nostra scalata è stato ottimo, e i temporali previsti per il pomeriggio ci hanno lasciato scendere in tranquillità). Un saluto ad Alfredo.