Partenza notturna dopo notte in tenda a Usellieres post cena ‘stellata’. Per arrivare al Bezzi qualche valanga vecchia da attraversare ma nessun problema. Dal rifugio siamo saliti su ripidi pendii erbosi e sfasciumosi usando una traccia GPX scialpinistica. Dal piano superiore qualche nevaio, con neve continua da 2700m circa. Neve portante anche se scarsamente rigelata. Arrivati all’inizio del traverso la neve si fa sfondosa ma mai pericolosa. Dove la pendenza laterale diminuisce e passati i grandi blocchi di valanga, la neve crolla di consistenza e affondiamo ogni passo fino al ginocchio. Nessuna presenza di ghiaccio. Esaurite le bestemmie per lo sforzo profuso, arriviamo al colletto esausti. Da qui la cresta è asciutta; su roccia tra le peggiori mai viste, completamente sfasciata, a intuito arriviamo facilmente in cima. Nonostante i blocchi mobili e il detrito ovunque. Per la prima volta non abbiamo visto neanche un ometto a indicare la via. Panorama non eccelso date le nuvole sulle cime, ma mai nebbia. In discesa sbagliamo canalino (errore non aver costruito un ometto ad indicare l’unico punto sicuro) e ci troviamo su sfasciumi immondi molto spesso esposti (lato Valgrisa). Ravanata mondiale con tanto di rischi, e arrivo al colletto con respiro di sollievo per essere usciti da quel posto infernale senza grossi danni. Ritornati sulla neve, scopriamo con felicità che la tenuta è ancora buona e affrontiamo il traverso senza problemi. Discesa su nevai quasi mai sfondosi e poi, per gande, sfasciumi, blocchi, cespugli, in qualche modo torniamo alla traccia principale. Qui evitiamo i nevai sotto i quali passano i ruscelli e arriviamo al Bezzi cotti ma contenti. Chiaramente una gita per scialpinismo, non consigliata in queste condizioni miste a meno di rigelo ottimale e tanta voglia. Si raccontava di un pullman di modelle scandinave in giro per sentieri in Valgrisenche e invece nessun essere umano avvistato dal Bezzi in su, neanche in lontananza. Record di marmotte avvistate, presenti anche nei pressi del parcheggio.
Con Davide, ormai collaudato per queste belle ravanate…
Dato quanto si fanno pagare quei ladri della A5, almeno potrebbe finire i lavori?