Dopo aver pernottato in Val d’Isere la sera prima, siamo partiti (io e il socio Enrico) alle 8 da Le Saut. Giornata non fredda, inizialmente serena ma con nuvole in formazione nel corso della della mattinata.
Saliamo senza problemi fino a circa 3050 metri, dove incontriamo alcuni italiani e francesi che ritornano indietro dicendo di non essere riusciti a superare un traverso su roccette verglassate e innevate (il giorno prima aveva piovuto e nevicato).
Noi proseguiamo ed evitiamo il traverso passando per un camino (è il passaggio evidenziato dalla traccia di colore blu della foto a corredo della descrizione dell’itinerario).
Superato il passaggio, agganciamo nuovamente la cresta e ci portiamo senza difficoltà alla base del pendio finale, che in pratica è tutto coperto da 7-8 cm di neve. Calziamo i ramponi e lo risaliamo senza particolari problemi fino in vetta, seguendo la traccia battuta da un francese arrivato in cima poco prima di noi. Peccato solo che in vetta le nuvole abbiano ristretto il panorama.
Discesa lungo l’itinerario di salita, facilitata dallo scioglimento del verglass.
In queste condizioni indispensabili i ramponi e utile la piccozza.
Bella gita in ambiente di soddisfazione; ringrazio Enrico che ne è stato il promotore.