Grande Sassière (Aiguille de la) dalla Diga di le Saut

Grande Sassière (Aiguille de la) dalla Diga di le Saut
La gita
andrea81
5 22/09/2007

Forse una delle ultime occasioni dell’anno di salire questa cima, considerata la più alta escursionistica delle Alpi. Un po’ di neve recente sul percorso, specie sui versanti esposti a nord a partire dai 2700 m. Tuttavia nonostante i timori alla partenza sono riuscito a salire senza grossi problemi.
Il sentiero parte perpendicolare alla diga di La Saut, subito ripido sui pascoli antistanti) poi con un traverso raggiunge e supera i pascoli di Plan de la Casette, poco sopra il quale guadagna la dorsale detritica che scende dalla cima. Per aggirare delle formazioni rocciose il sentiero, sempre molto evidente, si abbassa sul versante nord sotto il filo della cresta, qui ho trovato un po’ di verglas. Poi riguadagnato il filo in beve si raggiunge un ampia spianata alla base della barriera rocciosa sotto il ghiacciaio. A vederla da sotto sempre ostica, mentre una traccia sale abbastanza comoda, solo in alcune occasioni si devono usare le mani; un po’ di neve mi ha creato qualche difficoltà in più, ma niente di eccessivo. Superata la fascia rocciosa si arriva finalmente al ghiacciaio, che si lascia sulla sinistra proseguendo lungo la cresta ampia e priva di difficoltà, che volge verso la destra. Dopo un tratto semi pianeggiante si arriva finalmente alla base del pendio finale della Sassiere, piuttosto ripido. Si segue sempre la traccia che si arrampica compiendo strette svolte su terrendo friabile ma facile, salvo alcuni passaggi rocciosi, che si superano con dei traversi sul versante glaciale, occhio in caso di neve o verglas perchè il fondo è davvero instabile. Infine resta l’ultimo strappo prima della cima, senza difficoltà ma ripido, fino a sbucare sulla cima. Discesa facile ma da affrontare con attenzione, una scivolata non è consigliabile.

Altro sogno realizzato come chiusura della stagione ad alta quota; viaggio piuttosto lungo in auto (occhio perchè la strada per La Saut è compresa tra due gallerie prima del bivio per Tignes, non molo visibile). Vista la neve recente caduta non credevo di riuscire a salire in cima, invece anche grazie a chi mi precedeva non ci sono stati problemi. Ho usato i ramponi nel primo tratto di discesa sotto la vetta perchè la neve accumulata rendeva impossibile stare in equilibrio, per il resto sono inutili. Dalla cima panorama sconfinato, peccato per un po’ di velature alte. In cima ho incontrato due miei compaesani, il mondo è piccolo!
Tempo impiegato in salita 3 h.

foto su www.lafiocavenmola.it

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