Grande Rochere e Petite Rochere da Planaval

Grande Rochere e Petite Rochere da Planaval
La gita
scristal2
5 03/07/2011
Accesso stradale
Comodo parking a Planaval

Montagna dall’accesso ,diciamo cosi’, un po’ “difficile” e che sembrerebbe assai poco frequentata, come dico io troppo facile per gli alpinisti e troppo impegnativa per gli escursionisti, e probabilmente quindi un po’ snobbata dai piu’.Noi abbiamo deciso qs salita strada facendo: l’idea iniziale era l’Artanavaz, ma la Rochere era un mio vecchio pallino e oggi la compagnia era quella giusta per affrontare la salita, favoriti anche dalle condizioni meteo eccezionali, sole pieno, temperatura ideale ( 9° alle 10 a Planaval), ventilazione ideale, tanto che nonostante l’impervio e costante pendio non abbiamo quasi sudato .
Il percorso e’ un po’ da cercare, ma in realta’ bisogna semplicemente aguzzare bene la vista : i bolli gialli ci sono , sbiaditi ma costanti dalla base del pendio fino a dove finisce la zona erbosa, integrati da numerosi ometti. Poi per tutta la zona detritica si trovano ancora ometti, spesso pero’ abbattuti dalla neve in inverno e tracce di passaggio. Noi non avevamo alcuna relazione al seguito, e abbiamo seguito quella che ci sembrava che dall’alpe Bonale’ fosse la via piu’ logica. Rispetto alle tracce gia’ inserite posso affermare che quella di Ste6962 sembra ricalcare quella riportata sulla recente edizione della carta IGC al 50000 ( e li’ sicuramente i bolli non ci sono !)mentre rispetto alle traccia indicata come via normale noi abbiamo seguito dal termine della zona piu’ erbosa una linea di salita piu’ a sx, raggiungendo la dorsale che porta poi in cima alla Pt. Rochere. Traversando poco sotto a mezza costa abbiamo poi raggiunto il colle e di li’ guadagnato la cima.Dall’alpe Bonale’ alla base del pendio bisogna andare proprio a vista che proprio non c’e’ verso di capirci niente, complici anche numerosi dossetti saliscendi che limitano la vista.la cosa importante e’ in ogni caso proprio di fronte all’alpeggio girare di 90° rispetto al vallone e non proseguire oltre.
La valutazione di questa salita EE in effetti e’ un po’ riduttiva, dire che un F, F- ci sta tutta, in caso di verglas le cose anzi si potrebbero complicare ancora. Puo’ tornare utile sicuramente il casco in ogni condizione , ramponi e piccozza a seconda dei casi.Da Planaval a Bonale’ noi abbiamo seguito l’interpoderale fino a les Ecules, poi restando sulla dx idrografica la traccia inerbita segnata anch’essa con vecchi segni gialli fino alla base del pendio/canale erboso, dove abbiamo guadato e preso la nuova e molto evidente traccia, appena risistemata , direi “alla grande” dagli operai valdostani con numerosissimi gradini di legno. Questa traccia parte direttamente da un ponte in legno sulla dx(salendo)proprio all’altezza dell’alpe Ecules.

Panorama grandioso dalla cima, dominato dal Bianco in primo piano.Animali avvistati pochissimi: di razza umana solo 2 escursionisti in discesa sotto l’alpe Bonale’, una marmotta e un aquila. Assolutamente nessuno dall’alpe Bonale’ alla cima.
Con Ricca e Maghi’.
Il dislivello complessivo, compresi i saliscendi supera i 1600mt.

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