Grande Rochere e Petite Rochere da Planaval

Grande Rochere e Petite Rochere da Planaval
La gita
dannatogentedotta
4 19/09/2010

Gita da buongustai, con sapore d’altri tempi….Un altro dei posti belli e dimenticati della Valle d’Aosta.
Non si tratta certo di una gita da parossistici scenari di “lotta con l’alpe” come quelli che traspaiono da qualche commento precedente, ma certamente è una gita impegnativa per molte ragioni: 1)il dislivello è discreto di per sè, ma sono 1575 m che valgono più di altri dislivelli simili, in quanto nel canalone per ogni passo avanti si fa un 20% di passo indietro a causa del tipo di terreno 2) il canalone ha anche un paio di tratti non banalissimi 3) un po’ di pericolo di caduta pietre 4) un po’ di verglas qua e là… 5) ma soprattutto, il percorso va decisamente trovato…pochissimi ometti malfatti nella parte superiore del percorso (non abbiamo visto segni gialli) e nulla più.
La prima parte della gita fino all’alpe Bonalè è da classificarsi E se non T, ma la seconda parte è forse più F che EE…e comunque siamo sul confine tra le due classificazioni.
Si tratta di una gita che va fatta con il bel tempo (per trovare la strada ed evitare di perdersi o di scivolare su un terreno infido), e in ottime condizioni di allenamento (non è lunghissima, ma la seconda metà non dà tregua e sollecita molto tutta la muscolatura).
La prima parte, i 600 m fino all’alpe Rantin e all’alpe Bonalè, è un’amena e forse lievemente monotona passeggiatona su stradone (abbiamo impiegato 1h30′ all’alpe Bonalè, ma 2h ci possono stare). Dopo di che la strada muore e il percorso va letto e trovato, e conviene non addentrarsi troppo verso il fondo del pianoro, ma stare verso la parte mediana e traversando il torrente puntare subito a un’evidente sperone roccioso sulla sinistra di una salita erbosa. Si sale questa salita da estra verso sinistra, seguendo un percorso non tracciato ma molto intuitivo e logico. Dopo di che ci si dirige verso l’evdente canalone che scende a sinistra della vetta della Grande Rochere, e con fatica e attenzione lo si percorre tutto (circa 700-750 m di dislivello). Si esce dal canalone e si punta la vetta in diagonale verso destra, con percorso non obbligato (le tracce sono a destra, ma anche la cresta a sinistra tra anticima e cima è molto comoda. Il panorama in vetta è davvero molto remunerativo, con tutto il Bianco davanti “a tiro di sasso”, tutte le Graie centrali e orientali, il Rosa, Grand Combin e Velan, ecc. Abbiamo impiegato 3h50′ per salire, in più che buone condizioni di allenamento, quindi ritengo corrette le indicazioni normali che vedono 4h30-4h45′ per una salita a passo medio. 2h30′ in discesa (corretto pianificarne 3h). Incontrate solo 5 persone da Planavalle, di cui nessuna saliva alla Grande Rochère.

con Dannato SuperMario, reduce dal Cervino (e che per una volta non si è lamentato del vento…)

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