Bella sgroppata percorrendo tutta la dorsale della vallata di Ceriale, toccando tutte le cime come da descrizione. Dal cimitero di Ceriale c’è un po’ di spostamento per raggiungere il Castello Borelli e quindi iniziare la vera e propria salita al Monte Piccaro, io dopo un primo tratto di stradina sono salito per il pendio giungendo in cima più direttamente; da qui in avanti si percorrerà sempre la lunghissima dorsale, che a dire il vero vista dal Piccaro sembra molto più lunga di quel che in realtà si dimostrerà. Il raggiungimento del monte Croce è abbastanza faticoso per il terreno pietroso e la ripidezza del sentiero, poi da qui in avanti ci saranno infiniti saliscendi ma abbastanza gradevoli e mai eccessivamente lunghi (max 100 m alla volta, eccetto la salita al Monte Pesalto). Dal Monte Croce in un attimo al Monte Sopra Toirano, poco marcato, e quindi con sentiero gradevole al Monte Acuto, dove l’ambiente diventa ora più selvaggio e affascinante. In breve arrivo al Santuario di Monte Croce dove sono in corso dei lavori di scavo allucinanti, e quindi con percorso ripido si arriva al Poggio Grande, il cui forte Due Fratelli sulla cima merita una visita. Proseguo poi alla volta del Pizzo Ceresa, luogo molto bello non fosse per i tralicci proprio accanto alla cima. Da qui dolce discesa alla depressione prima del Monte Pesalto, dove risalgo sotto un sole implacabile per fortuna con venticello gradevole (alla faccia delle previsioni che davano nuvole già ala mattino), sino a toccare l’ultima cima di giornata. La discesa verso Peagna è un po’ ripida e dissestata, ma inizialmente su terreno aperto, poi ci si addentra in una fitta zona di macchia mediterranea, per fortuna il sentiero a tratti è stato sfalciato ma non è facile da seguire; io probabilmente non ho trovato la traccia principale e sono finito nella boschina, poi spostandomi verso sinistra mi sono ricongiunto con il sentiero giusto che mi ha condotto rapidamente a Peagna. Da qui una mezz’ora di corsetta-camminata per strade deserte fino a Ceriale
A mio parere per la stagione la gita è ormai al limite, perchè nella parte bassa la vegetazione inizia a dare un po’ fastidio, e inoltre il caldo si fa sentire per la bassa quota. Considerare che non si trova acqua per tutto il percorso.
Incredibilmente non ho incontrato nè visto nessuno per tutto il tragitto, neppure a Peagna!!