Pochi giorni e sarà sconsigliabile, il caldo sta per scoprire a tratti il ghiaccio rendendo il tutto più delicato.
Per l’accesso al Couloir consigliabile evitare le fisse al termine della morena sinistra orografica, un lungo traverso fino all’altra estremità del versante porta ad un canalino instabile e pieno di sfasciumi (ometti, adesso) che conduce in pochi minuti alle prime lingue di neve facilmente rimontabili. Ad oggi un solo traverso di pochi metri in ghiaccio vivo coperto di detriti, non eccessivamente esposto. All’inizio del tratto ripido consigliabile passare a sinistra di un roccione per uscire progressivamente a destra dove la pendenza si abbatte leggermente. Il tratto duro non supera i 250 metri e sfiora in alcuni tratti i 45, il pendio vicino al seracco, ora agevole, sarà il primo a scoprirsi se continua così.. Parte superiore in condizioni ottime, niente ghiaccio in cresta, crosta fastidiosa in alcuni tratti, crestina spettacolare. Impressionante ammollo già attorno alle 9 in uscita dal ripido, conviene partire molto presto anche se svegliano alle 4.. L’avvicinamento da Termignon è lungo, son quasi 3 ore di saliscendi a passo allegro, il paesaggio comunque è bucolico e passa in fretta! Evitata l’ultima oretta di ritorno e la risalita a Bellecombe grazie al pulmino, ma non diciamolo in giro ;-).. da Pralognan è molto più diretto. Rigelo nella ionosfera, cena dignitosa, compagnia super e meteo buono con velature all’alba per la Regina della Vanoise. Salut!