Grand Sertz o Gran Serra da Valnontey

Una volta tanto la meteo mi ha fatto un bel regalo e ha premiato la volontà di provarci lo stesso nonostante le previ fossero incerte.
Sono partito alle 5.45 sci in spalla procedendo a piedi fino a quota 2100 circa dove li ho poi calzati. Sul sentiero si incontrano numerosi tratti molto fangosi e con ghiaccio, da fare attenzione al mattino presto perché discretamente scivolosi. Rigelo corretto a differenza di quanto ci si poteva aspettare e progressione veloce e lineare senza mai avvertire il bisogno di mettere i coltelli. Qualche cumulo vagante ma una volta oltre il rifugio grandi schiarite e temperatura perfetta. Traccia evidente e ben fatta anche se a volte un po’ dispersiva. Mai tolto gli sci, non se ne vede il bisogno. Per giungere in cima non c’è stata necessità di mettere i ramponi. La cima si raggiunge bene anche senza passare nell’intaglio, “arrampicando” sulle rocce poste a sinistra dello stesso. Totale solitudine su tutto il percorso ad eccezione di uno skialper incontrato poco sotto la punta e che già stava scendendo. In vetta alle 9.15 ho trovato pace, solitudine e un grandioso panorama. Sole e assenza di vento hanno poi messo la ciliegina sulla torta. Iniziato la discesa poco prima delle 10 ho trovato sostanzialmente crosta non portante fino sotto il tratto ripido tra il ghiacciaio di Lauson e quello di Gran Valle. Oltre, qualche tratto con ancora simil farina discretamente sciabile e poi via via che mi avvicinavo al rifugio, alle esposizioni più soleggiate, crosta portante. Sosta the al Sella dove ho appreso che oggi, solo 4 skialper sono partiti per il colle di Rayes Noires e che la Rossa della Grivola ha il pendio finale spelacchiato, quindi non in condizioni per essere sciato.
Dal Rifugio in giù neve via via più umida con qualche tratto sfondoso nella parte finale.

Giornata perfetta che mi ha regalato belle sensazioni e gioia di vivere.