



- Accesso stradale
- 15 km dal bivio della statale, di cui 5 da Les Viollins al parcheggio
DiecimiladuecentoventiseI piedi. Oggi siamo emigrati oltralpe per un’escursione in luoghi per noi sconosciuti, cogliendo l’imbeccata di Andrea81. Il sentiero, ben tracciato e segnato, permette una salita redditizia senza sforzo eccessivo: piacevole il tratto iniziale a fianco della cascata e poi la vista sul caratteristico paesino di Dormillouse, a tuttoggi non ancora raggiunto da una strada.
All’uscita dal bosco lo sguardo si apre sui pendii circostanti e l’arrivo al verde lago Palluel è incantevole: lo specchio d’acqua riflette la nostra meta, ormai a portata di mano, anzi di….piedi. Vasto panorama sugli Ecrins (e non solo) dalla cima, anche se qualche velatura alta e stratificata ha opacizzato la vista delle cime più lontane.
Discesa sullo stesso percorso fino al lago Palluel e poi deviazione a destra: si passa attraverso un terreno pianeggiante costellato da centinaia e centinaia di ometti di pietra, fino ad arrivare all’altro bel lago, Faravel, da cui per comodo sentiero ci si ricollega al percorso di salita a circa 2025 metri.
Bel sole fino a mezzogiorno, mezzora di pioggerella verso le 14 e poi i tuoni e poi alle 15,30 (cinque minuti dopo il nostro arrivo all’auto, come nelle più belle fiabe…) secchiate d’acqua a go-go.
Meno di quattro ore per la salita, tre per la discesa con la variante Faravel (che allunga il percorso di una mezzoretta e niente più) per 18,2 km.
Con la impeccabile compagnia di Gian Mario.