Grand Golliaz Via Normale per il Versante Est e il Canalino Sud

Grand Golliaz Via Normale per il Versante Est e il Canalino Sud
La gita
barrosismo
4 09/07/2020
Accesso stradale
Parcheggiato a 2080 m da GPS, nessuna palina indicatrice presente

Arrivato facilmente su sentiero al colle di Saint-Rhemy, si perdono pochi metri e si prosegue a mezzacosta in direzione dell’ormai visibile gruppo del Golliaz. Abbandono il bel sentiero, che ha qualche innocuo nevaio poco dopo il colle, a quota 2720m. S’intravedono vecchie tracce sul glacionevato, le seguo più o meno fino a inizio sfasciumi. Ripresa la neve (non necessario togliere i ramponi), si sale faticosamente su acquasantiere profonde anche 70-80 cm fino al canalino. Qui si sale in qualche modo su sfasciumi, terriccio e fango ma senza reali difficoltà. La traccia non è evidente e un po’ a intuito salgo su terreno infido, a tratti esposto, ma sempre facile fino a prendere un bifido canale di sassoni instabili. Qui c’è una cengetta esposta a cui badare attenzione, poi si prende la neve del ghiacciaio sospeso. Rimessi i ramponi mi porto, picca in mano, verso il ripido canale della relazione (utile la foto della relazione skialp). Con mia sorpresa trovo neve durissima, semi-ghiacciata. Decido di salire solo perché, prudentemente, ho portato una seconda picca che sarà fondamentale in discesa. Con le sole punte dei ramponi nella neve seguo le vaghe tracce di chi mi ha preceduto e arrivo, con brevi tratti di ghiaccio, ai piedi di un infido colletto. Indeciso, capisco che non esiste salire di lì: troppo brutto per essere vero, E se anche ci salgo, come ci scendo? Allora un po’ a intuito torno indietro di 5-6 metri su neve/ghiaccio fino a una sorta di cengia terrosa. Salgo il pendio di ghiaccio a monte, scavando gradini con la pala della picca in previsione della discesa. Sbuco ad un colletto, e affrontando gli sfasciumi esposti ma senza vere difficoltà arrivo all’omettone di vetta. Panorama strepitoso ma non sono dell’umore giusto: il pensiero è al pendio di ghiaccio da scendere. MI chiedo: ma la cumpa di titti67 dove diavolo è passata? In cima ci sono arrivati, ma come? Discesa sulle uova (gradini indispensabili per il primo tratto) per essere stato in punta di ramponi tutto il tempo. Traverso discendente facile ma data l’esposizione (una scivolata avrebbe difficilmente perdono) lo affronto con la dovuta riverenza. Seguo le tracce di discesa sugli sfasciumi smossi e raggiungo facilmente la neve del ghiacciaio, in seguito senza storia al colle e poi alla macchina. Visto solo due tipi lontani che arrivavano al colle Fouly (?) quando io ero a fine neve. Giornata spettacolare (cielo cobalto) e solitaria per una signora montagna. Non fatevi ingannare dal poco dislivello perché l’impegno c’è eccome. Il segnale telefonico (Svizzero) prende quasi sempre.

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