Grand Combin Spalla Isler

Grand Combin Spalla Isler
La gita
mfkeeper
3 11/08/2014

Aggiungo qui questa relazione, non perché si pensasse realmente di andare al Grand Combin (dato il tempo la meta era stata abbassata al Bivacco Musso alla Spalla Isler), ma perché magari può essere utile a qualcuno per sapere le condizioni.
Poi noi non siamo arrivati neanche al bivacco, quota 3668, infatti giunti al plateau du couloir 3600 m, sotto la Spalla Isler, a causa del white out, abbiamo seguito le tracce che portavano in realtà verso la cima. Arrivati a quota 3680, senza trovare il bivacco, siamo tornati sui ns passi, abbandonando anche l’ idea ripiego di traversare verso la Valsorey.
E’ utile dire che la Spalla Isler non è una spalla della cima posta a 4000 o qualcosa del genere, come può sembrare dal nome della via, ma un cuccuzzolo a quota 3650; quindi arrivando dall’Italia non la si risale neanche.
I ghiacciai sono ancora bianchi e coperti da neve recente oltre i 3300. Neve resa marcia dalla pioggia della notte (neve solo oltre i 3700). La via di detriti verso la vetta è, per quello che abbiamo avuto modo di vedere, ancora tutta coperta di neve.
Viene considerata in ottime condizioni, così come la cresta sud-est.

Il tutto ha risvolti ironici: arrivati all’ Amiante, chiediamo al gestore se qualcuno ha già fatto la cresta sud-est, nostra idea iniziale. Lui ci risponde che l’ ha fatta solo una guida l’ altro ieri, ma, ci hanno messo 23 ore perché si sono persi sul ghiacciaio scendendo dalla Spalla Isler. Dopo un po’ fa: “mi pare la guida si chiami Gabarrou”!!!! Noi senza parole. Sicché il giorno dopo noi abbiamo seguito le tracce di Gabarrou e abbiamo visto anche dove queste si perdevano sul Plateau du Coulouir.

Noi siamo partiti alle 6.15, tardissimo nella speranza che il tempo migliorasse…in effetti così sembrava. Valicato il Col d’ Amiante (ore 7.10) invece di nuovo nebbia, poi ampia schiarita dopo il Col du Sonadon (raggiunto alle 8.10), infine arrivati al Plateau du Colouir alle 9 (2h 45)con visibilità nulla. Ritorno al rifugio in 1h 30.
Utile dire che da entrambi i colli occorre scendere, e poi risalire, almeno 50 metri.
Ambiente eccezionale e molto selvaggio soprattutto in queste condizioni.

Gestori (della settimana) dell’ Amiante cordialissimi, e si mangia molto bene. Consiglio la salita al rifugio, anche il sentiero è ottimo.
In compagnia di Luca.

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