Grand Combin Spalla Isler

Grand Combin Spalla Isler
La gita
stella-alpina
5 24/07/2006

Itinerario molto bello per l’ambiente aspro, solitario, isolato e molto suggestivo che offre. Se si ha la fortuna (come in questa circostanza) di percorrerlo in una bella giornata estiva, l’ascensione rientra tra quelle indimenticabili e spaziali… L’itinerario presenta anche una consistente lunghezza (permette però di raggiungere due 4000 distinti, il Gran Combin de Valsorey e il Gran Combin de Grafeneire), non solo come dislivello, e a questo proposito va sottolineato cha al dislivello indicato, ottenuto come differenza tra la quota di arrivo e quella di partenza, vanno aggiunti altri 150-200 metri per gli abbassamenti (da risalire al ritorno) dopo il col Amianthe e dopo il colle di Sanadon, ma anche per lo spostamento che richiede. Giusto il tempo indicato per l’ascensione, tra andata e ritorno aggiungo che bisogna prevedere 12 ore circa, senza soste troppo numerose e/o lunghe e con un ritmo almeno discreto, più altre due ore per raggiungere il parcheggio a Glacier. L’ambiente che si attraversa è sempre molto bello, vario e suggestivo e quindi percorso di grande interesse consigliato ad alpinisti ben allenati, motivati e determinati. Le condizioni attuali sono da ritenersi buone. sul ghiacciaio di Durand (dopo il colle d’Amianthe) disogna spostarsi a destra (all’andata), mentre la spalla Isler si presenta pressochè senza neve, con molti sfasciumi instabili. Fortunatamente -in questo caso- la frequenza e la presenza di alpinisti su questa montagna e/o versante è molto ridotta, poichè più persone muoverebbero sicuramente diverse pietre, oltre a quelle che già si muovono da sole. Solo nella parte superiore, le rocce sono più pulite e solide; in questo tratto sono presenti accorgimenti vari (spit, chiodi, cordini), utili per procedere in sicurezza e/o per eventuali calate a corda doppia. Dopo il rifugio sono visibili alcuni “ometti”, preparati dai tre amici umbri di Foligno, che abbiamo incontrato al rifugio di ritorno dalla medesima salita, anticipata di un giorno rispetto alla nostra. Li saluto e li ringrazio ancora molto volentieri per le precise indicazioni e per gli “ometti” sul percorso, che hanno predisposto il giorno del loro arrivo al rifugio con una apposta ricognizione. Bravi!!!… Alle tre del mattino (orario consigliato per la partenza), sarebbe stato difficile (anche col cielo stellato ma senza luna), individuare la traccia giusta per il colle d’Amianthe. A volte alcune persone (fortunatamente), arrivano anche dove altre non arrivano… L’itinerario è poco frequentato e quindi ideale per chi predilige i grandi spazi isolati, silenziosi, solitari. I gestori del rifugio (ottima l’accoglienza, la cucina e il trattamento generale), ci hanno riferito che il giorno precedente, c’è stato il recordo delle cordate in partenza dal rigugio: n°3… Oggi invece il Gran Combin è stato solo per noi, e per due simpatici svizzeri e un inglese saliti dalla Cabanne de Valsorey lungo l’Arete du Metin che si riunisce con la spalla Isler poso sotto il Gran Combin di Valsorey. Grazie al mio compagno e cugino Stefano, alpinista ancora molto giovane, ma già molto forte e completo, col le “carte in regola” (tutte) per diventare un forte alpinista di punta e raggiungere traguardi ancora più prestigiosi.

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