Grand Combin Parete Sud – Spalla Isler

Grand Combin Parete Sud – Spalla Isler
La gita
manuel_c
5 10/09/2006
Traccia GPX
Gran Combin de Valsorey da Bourg St. Pierre per la Cabane de Valsorey e la Spalla Isler (Salita corretta)

La decisione di salire il Gran Combin è scattata nel mio immaginario mentale (e forse anche in quello dei miei compagni) durante la scalata del M. Velan ad inizio luglio. Là, quando nei pressi del Mont Cordine lo sguardo si è rivolto verso nord, ci è apparsa la visione di questa grande montagna, imponente e che per certi versi ci metteva soggezione. Forse era anche questo che ci attraeva…
Il sabato mattina del 9 Set, mentre salivamo alla capanna, ero felice di essere di nuovo lì… per la terza volta in un mese, per ritentare il Combin. Quando io e Renzo tentammo la scalata il 14-15 Ago le condizioni della montagna erano invernali, con 30 cm di neve a partire dalla capanna. Quella sera eravamo gli unici personaggi, insieme a 2 russi, a dormire alla capanna. Faceva molto freddo ed il giorno seguente ripiegammo ancora prima del grande traverso. Quello stesso pomeriggio decisi che sarei ritornato.
Il 24 Ago mi misi in marcia per la capanna, ero disposto ad andar su anche solo… il tempo volse al brutto dopo poco e il temporale, che giunse e mi sciacquò per bene, mi convinse a tornare indietro.
Pensavo anche a questi insuccessi la mattina del 9, ma la compagnia dei miei compagni mi rallegrava. Il giorno dopo, con le condizioni della montagna nettamente migliorate, partimmo sotto una luna che illuminava a giorno (bellissimo!). Eravamo l’unica cordata ad intraprendere la parete S, le altre (7 guide con relativi clienti) avrebbero salito l’Aréte du Meitin. Dopo aver attraversato il ghiacciaio cominciammo a risalire, direzione Plateau du Couloir. Il terreno era duro e si proseguiva decentemente. Giunti alla spalla, una splendida alba ci colse, con un mare di nubi su tutta la Valleé, vedavamo il Velan alla nostra altezza. La risalita della spalla iniziò con qualche scarica di sassi, alcune perplessità ci colsero. Proseguimmo. Verso la fine della parete ci ritrovammo un po’ troppo a dx, ma riuscimmo comunque ad arrivare sulla prima vetta (4184 m.). Era già tardi, per salire anche il Combin de Grafeneire dovevamo discendere al colle e risalire la cresta dell’imponente pendio nevoso. Durante il proseguire ammiravamo le enormi cornici nevose che sbordavano sul versante sud, badando bene di starne distanti. Gli ultimi passi mossi per giungere sulla vetta li ricorderò bene, mi girai subito per incrociare lo sguardo di Franco e Renzo… erano gli istanti più belli di un grande giorno!
Ci attendeva una lunga discesa dai 4314 m. della vetta ai 1800 m. di Cordonna, ma ci sono giorni in cui la gioia di stare su una montagna supera di gran lunga la fatica che si è fatto per giungerci…
La cosa che mi rendeva più felice mentre scendevamo verso l’auto, ormai all’imbrunire, era la gioia dei miei compagni ed il ripensare a quei momenti intensi vissuti lassù, insieme!

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