Grand Combin (Giro del) da Saint-Rhémy en Bosses (6 gg)

Grand Combin (Giro del) da Saint-Rhémy en Bosses (6 gg)
La gita
francoa
4 20/07/2009

Abbiamo percorso l’itinerario del trekking in versione “ridotta” solo per la parte Svizzara, conoscendo e avendo percorso diverse volte la parte Italiana, in 4gg e 3 pernottamenti dal 20 al 23 Luglio con le seguenti varianti:

1° giorno: partenza dal Gran San Bernardo e arrivo al rifugio Mille – in pratica metà della tappa n.6 e tutta la tappa n.1 della descrizione. – Tappa di per se già con un notevole sviluppo ma giunti al bivio di Creux du Ma abbiamo optato per tenere il sentiero di dx che sale e scavalcando un primo colle si addentra nel vallo perdendo quota per poi percorrere un lungo ma panoramico traverso sale sino al colle de Mile e al rifugio (tappa di 9h30’)

2° giorno: da Mille a Pannossiere . la tappa n.2 – arrivati alla passerella di Corbassière e superato l’invaso di incanalamento dell’acqua il percorso che raggiunge in 1h il rifugio Cabane François-Xavier Bagnoud-Panossière sale sulla destra della morena; noi abbiamo optato per salire la morena di cresta su un sentiero a volte affilato e che sale decisamente (ma mai pericoloso); alternativa veramente spettacolare per il fondovalle nella prima parte e sul ghiacciaio nella parte terminale. (consigliato)

3° giorno: da Pannossiere a Chanrion – la tappa n 3 Anche qui invece alla passerella invece di scendere sotto la diga per poi risalirla abbiamo tenuto a dx risalendo un costone molto panoramico sul fondovalle e sull’intero bacino della diga e poi ridiscesi a bordo lago abbiamo raggiunto la diga a ritroso percorrendo una lunga e bella galleria intagliata nella roccia di costa del bacino idrico. Raggiunta la diga e attraversata abbiamo proseguito sull’itinerario originale. (7h + 1h per la variante)

4° giorno: da Chanrion a Glassier – tappa n.4 (Scendendo a Glassier anziché raggiungere Champillon ) L’idea era di salire all’Avril una volta raggiunto il colle Fenetre Durand ma il meteo minaccioso e la nebbia ci ha consigliato il rientro diretto. (5h)

Scandaloso il costo delle bevande ai rifugi Svizzeri … 6Eu per 1,5lt !! .. e lasciamo stare il costo di un bicchiere di vino !! stessa cosa quando uno di noi ha osato chiedere al rif. Brunet il timbro sul libretto dei rifugi la risposta molto netta e chiara è stata —“ niente timbro se non si consuma” .. e “no pick nik”; a parziale discapito ci sono state fornite puntuali indicazioni sulla variante del percorso che occorreva seguire per la impraticabilità di un sentiero. Per il resto cortesia e un buon pasto l’abbiamo sempre trovati.

Ho coordinato l’organizzazione del trekking in ambito delle attività della GM di Ivrea a cui hanno partecipato Elio, Enzo e Elena, Ivo, Elisabetta, Massimo, Davide e Clara. La compagnia era ottima, tutti ben allenati e con una gran voglia di scarpinare.
I sentieri sono tutti ben segnalati e mantenuti; in alcuni posti su passaggi che potrebbero presentare un minimo di difficoltà sono presenti strutture come cavi, scalinate, funi di protezione ecc, che rendo il percorso privo di pericoli oggettivi.

Rifugi quasi tutti al completo, ma sui sentieri si viaggia abbastanza in solitudine e tranquillità; incontrai due gruppi di colleghi trekkeristi di Firenze e di Roma con cui per un paio di giorni abbiamo condiviso il percorso a cui va un nostro saluto.

Meteo buono i primi due gironi, passabile il terzo a parte un po’ di pioggia nell’ora finale , ma un vero peccato per la nebbia che ci ha accompagnato per quasi tutta l’ultima tappa privandoci della vista del Gran Combin dal versante italiano da un lato, del Gelè e della catena del Morion dall’altro.

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