Grand Combin de Valsorey Arete du Meitin

Grand Combin de Valsorey Arete du Meitin
La gita
marco-berra
5 27/07/2017

Seppur ci fossimo appuntati nella testa di dover sempre rimanere sul filo per evitare di sbagliare, manco a dirlo siamo usciti fuori via in un paio di occasioni; ci sono molti ometti che indicano il percorso giusto, ma non sempre si riescono a individuare dal basso, senza contare che la nebbia e la neve proprio non ci hanno aiutato, in sintesi il primo errore è stato seguire la traccia di sentiero verso destra dopo il primo passo duro, rimontando il secondo sperone secondario con il tiro di IV da proteggere (alla base del saltino si può far sosta in clessidra) ricollegandoci poi verso sinistra al filo corretto della cresta ritrovando anche gli ometti, il secondo intoppo è stato quello di mancare la corda con i nodi, infatti anzichè rimontare il canale che costeggia il caratteristico torrione del secondo risalto, siamo rimasti più a sinistra andandoci nuovamente a complicare un po la vita, nulla di drastico ma incontrando passaggi non proprio banali.
Terzo risalto salito come da relazione piegando leggermente a destra andando però poi a riprendere il filo della cresta fino alla croce di vetta (come consigliato ne “Il grande libro dei 4000”).
Di per se la via è molto bella e ben attrezzata con numerosi spit, si apprezza forse di più se non si trova roccia verglassata e se i ramponi rimangono nello zaino, ma ambiente e prestigio la rendono a mio parere la soluzione più elegante (e sicura) per raggiungere il Grand Combin.
Il resto è storia nota dal commento di Enzo, traversata al Grafeneire, all’Aiguille du Croissant e discesa (di difficile individuazione) dal Couloir du Gardien, rientro con le ultime luci al rifugio e in piena notte all’auto, per un meritato riposo di una manciata d’ore prima di rientrare a casa.

Con Enzo in questa grande avventura.

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