- Accesso stradale
- Da La Thuile si sale a la Joux, dove ci sono alcuni piccoli parcheggi a pagamento (5€/giorno). Tenere presente che tra le 9:00 e le 17:00 il traffico è interdetto, perciò bisogna arrivare prima di quell'orario.
- Traccia GPX
Siamo saliti in due da la Joux senza passare dal rifugio, per accorciare l’itinerario ed evitare il ponte tibetano (non avevamo kit da ferrata). Per fare ciò, abbiamo seguito il sentiero per il rif. Deffeyes fino al bivio a quota 2110, dove invece abbiamo girato a destra e, poco dopo, a sinistra per raggiungere il lago dei Seracchi (2390). Al lago c’è un ulteriore bivio dove svoltare a destra, ma il sentiero va quasi subito abbandonato per aggirare il lago da ovest: da qui in avanti il percorso è segnalato solo da ometti (piuttosto frequenti).
Dopo aver aggirato il lago, si abbandona la conca del lago risalendo ai bordi di un’impetuosa cascata, e si prosegue poi in direzione sud verso la valletta del ghiacciaio orientale del Grand Assaly, la seconda che si vede salendo sulla destra. Fino a qui abbondanza di ometti a segnalare il percorso.
Abbiamo trovato il primo nevaio, aggirabile, a quota 2600, la neve continua invece a 2750-2800. Il ghiacciaio è ancora completamente coperto senza traccia di crepacci e i ramponi, sebbene utili, non sono stati strettamente necessari.
Raggiunto il colletto, abbiamo attaccato la cresta e in mezz’ora abbiamo raggiunto la vetta. C’era un solo passaggio abbastanza esposto, all’inizio della cresta, ma di difficoltà oggettiva contenuta.
Discesa senza problemi, abbiamo optato per un passaggio al Deffeyes sulla via del ritorno, che però allunga di un certo tempo la durata complessiva. Tempo totale senza pause: 10h senza correre
Tempo soleggiato la mattina e variabile al pomeriggio, ma con il sole che picchiava. Copertura telefonica buona per la maggior parte del percorso (Fastweb).
Gita di soddisfazione, la vista dalla vetta sul gruppo del Bianco e sul ghiacciaio del Rutor ripaga tutta la fatica necessaria!