- Accesso stradale
- auto sino a La Joux
Fatto in due giorni con pernotto al Deffeyes. I ponti tibetani sono due; quello più a monte ha il cavo basso non in tensione sufficiente, cioè se si passa credo si vada un po a mollo; il ponte più a valle è più lungo. Sono ponti a due cavi, non tre, cioè uno per i piedi ed uno per le mani. Provato il ponte lungo, ma sbilancia molto con lo zaino, faticoso. Abbiamo preferito cercare un’altra soluzione: guadato il torrente a monte del lago, nel punto in cui si amplia maggiormente, affrontandolo scalzi nel primo tratto più profondo (al polpaccio); esperienza da consigliare, in ambiente grandioso, se ci si vuole dare una bella sveglia ! Poi bella salita fino in vetta. Discesa diretta a La Joux.
Il rifugio è molto ben gestito. Un ringraziamento particolare a Sergio, il gestore, e al personale molto cordiale