Salita poco gettonata ma completa in ambiente notevole, ottimi scorci sul massiccio del Pourri, la Valgrisenche ed il gruppo del Bianco, con la sommità rimasta nascosta tra le nubi. In salita abbiamo seguito a destra già alla III cascata, passando il ponte e risalendo ripidamente la riva opposta per ripidi gradini. Abbandonato il sentiero che proseguiva nel vallone parallelo abbiam risalito belle placche e rododendri fino al colmo di una morena, che ci ha portato troppo in alto costringendoci a un lungo e scomodo traverso sotto il Petit Assaly. Scesi al lago Grigio e proseguito verso il ghiacciaio del Rutor, ma pensando di aver sbagliato siam tornati indietro e risalito la scomoda morena fino in vista del Ghiacciaio Occ. del Grand Assaly. Per non sbagliare, proveniendo dal Lago Grigio, seguire i radi ometti e prendere come riferimento la bastionata di placche grigie che si ha di fronte, sulla sua destra passa una traccia di sentiero man mano più visibile che facilmente porta all’attacco del piccolo ghiacciaio. Parte bassa ormai senza neve, sopra la residua è marcia e molto ondulata. Il ghiaccio scoperto è morbido e segnato da bedieres, la pendenza è poca ma la picca male non fa. Non abbiamo utilizzato la corda nel tratto roccioso, la roccia è buona e ben appigliata. Il tratto attrezzato con sosta è forse di una ventina di metri, ma solo i primi 4 o 5 salendo hanno una certa verticalità ed esposizione, oltre è più appoggiato. Rapida discesa con temperature già balneari, poi giunti al lago Grigio e prima di raggiungere il tibetano si scende per placche e rocce montonate al lago dei seracchi (ometti), contornato il quale una palina indica il sentiero che riporta sulla traccia principale per il Deffeyes, che si raggiunge ben più in alto del bivio per la III cascata seguito in salita. Gita con discreto sviluppo e tratti di terreno abbastanza delicato, considerando i vari ravanamenti ed errori di percorso non manca molto a un +2000. salut