- Accesso stradale
- strada aperta fino alla diga di Teleccio 1917 mt.
- Osservazioni
- Visto valanghe a pera esistenti
- Quota neve m
- 2200
Itinerario bellissimo e inedito se concepito in sci in questa stagione, ben descritto dal compagno di salita Diego; come detto già da lui, le condizioni di questa tarda primavera e l’ottimo rigelo di domenica, ci hanno permesso di fare una gita sopra le aspettative! La neve era molto gelata in salita, chi è sceso troppo presto dall’Ondezana non si è divertito nella parte alta, essendo diventata anche molto tecnica e ripida per il ritiro del ghiacciaio. Credo che anche la relazione della stessa Ondezana sia da rivedere: non è più un pendio BS, ma ormai un buon OS, per di più stretto tra le rocce…
Anche l’arrivo al colle di Teleccio è bello in piedi, con ghiaccio e pietre scoperte…
Dal colle si vedono bene i 3 canali e si va a risalire il centrale (terminale ancora ben chiusa, rigola centrale che ha agevolato la salita). In discesa erano ormai quasi le 14, quindi nel canale la neve saponosa scivolava sotto gli sci (poco piacevole…però in 10 minuti si è fuori), ma dal Colle di Teleccio in giù è stata una sciata goduriosa fino ai prati (5* piene)!
Da qui, in 15 minuti si è al rifugio.
Per la cresta abbiamo usato una corda da 20 mt e 4 friend, qualche moschettone. Il tempo impiegato per la sola cresta è di circa un’ora e 30 minuti A/R (giusto per dare un’idea di massima, facendo conserva protetta lunga, e solo una doppietta di 10 mt in discesa per superare il salto più ostico sotto la vetta, da affrontare lato Piantonetto).
Grazie mille a Diego per avermi proposto questa bella galoppata sulle montagne di casa, e per aver tenuto duro nonostante il malessere che l’ha rallentato nella parte finale 😉
“Du bon Ski” (cit.)