La difficoltà della cresta è AD-. Partiti dalla diga del Teleccio, abbiamo percorso il sentiero di destra che dal piano della Muanda porta al bivacco Carpano lungo un canalone di detriti, poi a circa 2700m abbiamo lasciato il sentiero per risalire, per 150 metri di dislivello, la traccia ben segnata che inizialmente rimane su di una morena per poi dirigersi decisamente verso il ghiacciaio di Teleccio. Abbiamo quindi proseguito per pietraie e sfasciumi in direzione del canale nevoso che scende dal colletto posto ad est del colle di Money. Risalito il canale di neve dura, dal colletto abbiamo percorso la cresta sud-ovest della Torre del Gran San Pietro: trovato poca neve dura soltanto negli intagli tra i risalti della cresta, bella roccia, compatta soprattutto nella parte finale. Discesi dal San Pietro sulle cenge appena sotto e ad est della cresta nord, quindi in corrispondenza di alcuni ometti siamo sbucati sulla cresta nord che, non più ben definita, scende al colle posto tra il San Pietro e la Punta Sud del Sant’Andrea. Discesi quindi per il canale che scende sul ghiacciaio di Valeille sfruttando gli sfasciumi a sinistra(faccia a valle), ghiacciaio con poca o nulla neve superficiale. Giunti al colle di Teleccio, disceso l’omonimo ghiacciaio in alcuni punti in discioglimento (grandi pozze d’acqua) e,per tracce e ometti, siamo giunti al sentiero per il Carpano e da qui alla diga.
Lunga gita, da effettuare a inizio stagione perchè più bella e sicura. Divertente la cresta, percorsa slegati, soprattutto la parte finale. Con mio padre. Grandi panorami.