Gran Paradiso Nia Normale da Pont Valsavaranche per il Rifugio Vittorio Emanuele II

Gran Paradiso Nia Normale da Pont Valsavaranche per il Rifugio Vittorio Emanuele II
La gita
febo
5 01/08/2009
Accesso stradale
Autostrada Torino-Aosta uscita Saint Pierre

Salita piuttosto sicura e semplice.Per il caldo intenso non abbiamo trovato tratti particolarmente ghiacciati,anzi gia’ alle quattro di mattina si sentiva lo scroscio dell’acqua sotto la neve.
Il decollo ideale(45°30’54.61″N 7°16’12.94″E) e’ esposto ad ovest e con vento da nord si trova nel sottovento della
vetta.

Partenza per puro caso da Chiodrero (foto 1)alle ore 18:30 di venerdi’31/07/09 ove recupero Milan Jokicevic dopo il collaudo della veletta(o la veletta ha collaudatu lui).
Si parte per Pont.
Alle h 21:00 facciamo tappa in un locale all’ingresso della Val Sava in una piola dove da veri sportivi professionisti divoriamo prima di un’ora di sonno un’entrecot al pepe verde. Come mangiare un’incudine alla panna.Arrivati a Pont montiamo la tenda alle 23:30 e ci corichiamo fino alle 01:30 snza chiudere occhio in un caldo che ci costringe fuori dai sacchi a pelo.La sveglia pone fine al riposo alle 02:00 siamo in marcia(foto 2).
La vacca mangiata la sera o meglio due ore prima si dibatte vigorosamente nelle pance rendendo la salita davvero faticosa.Alle 04:00 giungiamo al Vittorio Emanuele II ove tentiamo di uccidere la vacca con una tazza di tea.I tavoli sono gia’tutti occupati da una moltitudine di alpinisti per il 90% tedeschi almeno di lingua.Alle 04:30 proseguiamo arruolando un savonese dalla tipica parlata.
Dopo un ora e mezza di cammino e un bidet ristoratore in un ruscello iniziamo a camminare sulla neve sempre accompagnati dalla vacca.Alla schiena d’asino tirano folate da nord e medito se si possa o meno decollare dalla cima….aspetto Milan che si attarda un paio di minuti e decidiamo di decollare da qui.Il savonese saputo che sarebbe rientrato da solo ha una faccia da pescatore nel deserto.Mancano duecento metri di dislivello al decollo sommitale decidiamo infine di fare almenyo una ricognizione.Reinsacco la vela e si riparte.Arrivo alla crepaccia terminale e tira perfettamente da Ovest,so che siamo nel sottovento delòla cima,ma spostandoci una settantina di metri verso sud dovremmo essere abbastanza lontani da percepire l’eventuale entrata di vento da nord teso.Arriva anche Milan che combatte la sua tauromachia con tutte le forze,ma la vacca non molla.
Intorno alle 10 dopo attenta osservazione della circostanza decolliamo perun volo da brivido.

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