Gran Paradiso Nia Normale da Pont Valsavaranche per il Rifugio Vittorio Emanuele II

Gran Paradiso Nia Normale da Pont Valsavaranche per il Rifugio Vittorio Emanuele II
La gita
febo
5 17/08/2007

Pernotto in camper a Pont ValSava.dalle 23p.m del17/08/07 alle 02a.m.ora di partenza del 18/08/07.(foto 1)
Partecipanti Io e Alessandra(foto 06),Edi(foto34) e Roberta(foto5).
Ascensione in soluzione unica con passo molto rilassato direi quasi da shopping.Passaggio al rifugio Vittorio Emanuele verso le 04a.m. ove ci uniamo ad una processione di cordate.Alle ore 09:30 nel luogo prescelto come decollo(spalla con copertura nevosa sotto la cima) estraiamo le lenzuola dai sacchi.La decollabilita’ sembra perfetta,vento frontale stimabile sui 5/10km/h. 1°decollo SuperPape Roberta Perinetti apre le danze con una tecnica da manuale,lo stacco e’ seguito dal fragore dell’ovazione delle cordate che tagliano il ghiacciaio sotto di noi.2°decollo do una peraltro inutile assistenza a Edi che vero maestro si porta giu’ in bipo mia moglie Alessandra(foto33).Bipo da alpinismo!!!!!!!!!!!!!Che sballo.Ora tocca a me.Tiro fuori il Nervoure Huapi che mi ha prestato Edi senza averlo mai visto prima…..l’imbrago e’ una spece di fazzoletto tipo porteenfants da cicogna.Mi concentro sulla preparazione per stemperare la tensione e tolti i ramponi provo un gonfiaggio speculare.La vela sale bene ma ha un nodino a sx,strattono… il nodo si scioglie ma la vela torna giu’ e scivola ai miei piedi.Mi sbrago, risistemo tutto fissando il bordo d’attacco con un paio di tappi di ghiaccio e mi rimetto in posizione.La situazione nuova ed emozionante mi stimola qualche pansiero”e se la vela non salisse subito?camminando senza ramponi all’indietro su questa pendenza non posso fermarmi.Mi giro per guardare ancora una volta giu’.Non ci sono crepi e il pendio e’ ripido e regolare.Posso alla peggio cadere all’indietro e mentre scivolo a testa in giu’
attendere che la vela mi sollevi”.Tutte paranoie!Strattono ,la vela sale perfettamente ,mi giro e scio sugli scarponi senza frenare per 5 o 6 metri che mi sembrano 50.Contento come
un bimbo al luna park mi stacco e passo 20m sopra una cordata che urla.Li sento ma non li vedo perche’con l’imbrago regolato tipo sdraio e lo zaino con dentro l’attrezzatura appena partito ho assunto una posizione da astronomo tipo le foto dei calciatori che calciano in rovesciata…….Dopo qualche minuto di ginnastica riesco a sganciare lo zaino assicurato ai moschettoni della selletta e regolato l’imbrago rivedo l’orizzonte.Dopo una planata infinita raggiungo i soci nel prato di partenza ove e’ gia’ imbandito un ottimo Picknik(foto 35).

Sognavo questo prima di approcciare con il parapendio,poi mi son fatto distrarre dalla piu’diffusa tendenza volare in termica.
Grazie Edi.Ho comprato la “veletta”pochi giuorni dopo ed e’ stato il miglior acquisto degli ultimi 2 anni.
Pubblico questa gita e altre ne seguiranno a breve con l’intento di condividere le fantastiche emozioni e di cercare soci……..

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