Gran Paradiso dal Colle di Montandayne per il Piccolo Paradiso e la cresta Nord

Gran Paradiso dal Colle di Montandayne per il Piccolo Paradiso e la cresta Nord
La gita
carlo
4 27/07/2013

Traversata non difficile, ma lunga e di un certo impegno. Il percorso è estetico, vario, agevole da individuare, anche se sono certamente possibili varianti che seguono più o meno fedelmente il filo di cresta. I brevi tratti in discesa con possibilità di calata in doppia sono invece obbligati. La roccia alterna zone di sfasciumi con blocchi mobili a zone di ottimo gneiss fulvo e compatto. Qualche passaggio di III grado. Non sono indispensabili protezioni aggiuntive.
Noi abbiamo aggirato sulla sinistra l’ultimo gendarme, riportandoci con un passo esposto ma facile sulla sommità rocciosa raccordata alla cresta di neve finale.
Trenta metri di corda sono più che sufficienti anche in tre.
Tempo bello, caldo, con neve “sfondosa” sul Piccolo Paradiso. Per fortuna buona traccia sulla cresta finale.
Sul pendio che porta al colle di Montandayné inizia ad affiorare il ghiaccio ma siamo saliti bene con un solo attrezzo.
Dodici ore da rifugio a rifugio, partendo alle 2.30 e tornando allo Chabod.
In compagnia degli amici Alberto Morino ed Enrico Pessiva.

Con grande tristezza abbiamo pensato al tragico Gran Paradiso di Luca e Paolo.

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