Itinerario grandioso effettuato nel più totale isolamento: soltanto la nostra cordata nell’intero gruppo.Condizioni non ottimali ma neppure pessime.Il pendio verso il colle di Montandaynè è di ghiaccio vivo ma si affronta bene a ridosso della roccia sulla sinistra.La cresta è impiastricciata dalle leggere nevicate della settimana scorsa che,rimaneggiate dal vento,creano qualche difficoltà sul versante Cogne:neve “zuccherina” non portante da riporto eolico.”Ingaggioso” l’ultimo gendarme dove, dopo un delicato traverso lato Cogne (chiodo) che conduce ad una rampa nevosa ed a un “tunnel” sotto un lastrone si arriva ad un cordino di sosta sovrastato da un breve diedro con passaggio di blocco ed uscita su roccia instabile che riconduce sul filo di cresta.Probabilmente si passa più facilmente da altre parti,ma ormai eravamo lì….Parte nevosa finale effettuata tutta su lato Valsavaranche e sul filo nell’ultimo risalto: attenzione alle cornici imponenti sul lato Cogne ed alla farinella non portante su stesso
lato.
Grazie a Stefano, ottimo socio di gita.