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Saliti da Pont sotto un cielo stellato e limpido (che solo più tardi abbiamo capito essere dovuto al forte vento…); portati gli sci a spalle fino a 2600 m di quota circa, praticamente quasi fino al Rifugio V. Emanuele. Non indispensabili i coltelli (se non nell’ultimo pendio ripido dopo la Becca di Moncorvè), anche per la presenza di una leggera farina, probabilmente caduta il giorno prima. Utili i ramponi per l’attraversamento della terminale (tra l’altro molto aperta) e per percorrere la cresta finale.
In discesa abbiamo trovato, nel primo tratto, neve piuttosto brutta, rovinata dal vento e durissima (infatti molti lasciano gli sci sotto l’ultimo ripido pendio); da lì in poi, crosta portante con qualche centimetro di farina leggera (praticamente invernale), a mio avviso sciabilissima. Infine, nell’ultimo tratto prima di arrivare nuovamente al rifugio, neve quasi trasformata, mai marcia.
Nel complesso gita stupenda, giornata senza una nuvola, panorama mozzafiato! Peccato le folate di vento freddo e la temperatura quasi invernale. Un grazie ai compagni di gita, più che mai in forma!