- Accesso stradale
- fino a bout du col (anche senza fuoristrada)
- Osservazioni
- Sentito assestamenti
- Neve (parte superiore gita)
- Crosta da rigelo portante
- Neve (parte inferiore gita)
- Primaverile/trasformata
- Quota neve m
- 2000
Parcheggiato a bout du col alle 7.45.
A piedi seguito la mulattiera che si addentra nel bosco; dopo 20min circa, tolto le nike di forrest gump e messo gli scarpa maestrale, su un piano a quota 1970, poi neve senza alcuna interruzione.
Ho guadagnato i pendii superiori, arrivando più o meno sulla perpendicolare del canalone nord della Gran Guglia, ed ho cominciato ad aggirarla (da sx a dx) in leggera salita.
In questo traverso ho sentito 2 assestamenti poco simpatici: mi sono raccordato al canale che porta al colle circa 100m sotto il colle (qui messo i ramponi); consiglierei, a costo di perdere quota, di evitare il traverso e prendere il canale (che sale al colle) dall’inizio. Adesso è un po’ svalangato ed un po’ ravanato dai passaggi di sabato, quindi “duro” (coi ramponi non si sprofonda).
Sprofondavo invece gli ultimi 30m sotto il colle (circa 2400), dove il pendio prende sole presto; questa è l’altra zona dove a mio avviso bisogna prestare attenzione (aggiungo la foto, per indicare le zone “incriminate”).
Guadagnata la cresta, crosta portante perfetta x avere un buon grip sia a salire che a scendere, mai lucida ed insidiosa.
Ultimi 70/80m ho anche “uscito la picca”.
In discesa ho evitato le zone ravanate (sabato) dal clan di Popino (grazie per la dritta); la sciata è stata ottima.
Ho seguito il letto del torrente fino al piano quota 1870.