Gran Cima e Punta Perrin da Champoluc, anello valloni Mascognaz e Cuneaz

Gran Cima e Punta Perrin da Champoluc, anello valloni Mascognaz e Cuneaz
La gita
andrea81
5 23/04/2017
Accesso stradale
no problem
Osservazioni
Nessuno
Neve (parte superiore gita)
Primaverile/trasformata
Neve (parte inferiore gita)
Crosta da rigelo portante
Quota neve m
2100

Stupenda gita! Partito direttamente da Champoluc (con salita e discesa dal vallone di Cuneaz, quindi senza l’anello), temperatura alle 7.30 sottozero, ho seguito il sentiero n.13 che inizia nella via a fianco della chiesa che sale rapidamente di quota nel bel bosco, e permette di arrivare nella zona del Crest senza pestare neve. Qui erronemente sono salito proprio verso le piste, salvo poi dover perdere un po’ di quota prima per arrivare a Cuneaz, e poi per scendere ad attraversare il torrente. Sarebbe stato opportuno continuare direttamente lungo i prati a fianco del torrente stesso, fino a trovare le prime lingue di neve a quota 2000 m, ma ho continuato a piedi senza grosse difficoltà fino all’alpeggio Pian Long. Calzato le racchette, forte rigelo della neve grazie al freddo dei giorni scorsi, salita molto comoda e rapida per i bei pendii sopra, per aggirare la barriera rocciosa ho scelto la via più diretta (quindi a dx) fino ad un ripiano, poi altra ripida rampa per arrivare al Col Perrin. Questo tratto è forse il più ostico della gita, in quanto c’è da compiere un breve traverso verso sinistra per arrivare alla dorsale del colle, io ho seguito una traccia di ramponi (tolto le racchette) che ha traversato molto alto sotto delle roccette, ma volendo si poteva passare dove ci sono tracce di sci alcuni metri sotto. Dal colle si apre il canalone di salita, molto bello; ma prima bisogna perdere qualche metro scendendo nella conca del lago, che inizia a dare segni di disgelo. Poi salita comoda nel canalone, non ripido e tranquillamente percorribile con le racchette, giusto gli ultimi metri si impennano leggermente. Dalla sella tra Gran Cima e Mont Perrin si sale ancora su neve (breve interruzione) comodamente fino alla base della cresta rocciosa della Gran Cima. Qui ho lasciato le racchette e ho seguito la traccia (ometti) pressochè priva di neve restando qualche metro sotto cresta. c’è da fare solo attenzione ad una spaccatura tra le rocce a pochi metri dalla cima, qui occorre saltare su neve, evitando di scivolarci dentro (precipita sul vallone di Cuneaz), ma niente di problematico. Ultime placchette rocciose e si arriva alla spianata della cima. Panorama nemmeno a dirlo grandioso.
Discesa dallo stesso percorso, il Corno Vitello era una gran tentazione ma mi avrebbe portato via troppo tempo (inoltre non è che avessi sta gamba riposata), mentre il Mont Perrin ho fatto finta di non vederlo, per sfruttare al meglio la neve prima che mollasse. Racchette ai piedi per tutto il percorso eccetto di nuovo il traverso sotto il col Perrin, dove ho messo i ramponi per sicurezza.
Neve che ha tenuto egregiamente nonostante le temperature piuttosto alte, senza mai sfondare.
Da Cuneaz a Champoluc è una piacevole passeggiata bucolica.
Oltre a me due scialpinisti alla Gran Cima, e due con le racchette visti al Col Perrin.
Itinerario bellissimo e ancora fattibile per un po’, molto consigliato specie con temperature notturne basse.

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