- Accesso stradale
- A Champoluc molti parcheggi con disco orario, ma cento metri oltre la chiesa, sulla sinistra, è libero
NovemilanovecentodiciassettE e novemilasettecentocinquantasette piedi.Percorso il vallone di Cuneaz all’andata, con redditizia salita al lago Perrin: di qui un po’ faticosamente si raggiunge il colletto tra le due cime, tenendosi sulla sinistra per tracce di sentiero su terreno scosceso oppure (come poi abbiamo fatto scendendo) tenendosi nel canalone ormai senza neve, occupato in prevalenza da grossi massi. Giunti al colletto, sempre seguendo gli ometti, svoltare a sinistra e compiere un ampio semicerchio ascendente da destra a sinistra per arrivare sulla Gran Cima, salendo su placconate inclinate: panorama un po’ limitato dalle nuvole che abbracciano i rilievi, ma Testa Grigia e Pinter sembra di poterli toccare.
Dopo essere tornati al colletto, tenendoci appena possibile sulla cresta settentrionale, saliamo il monte Pinter.
Discesa al lago e poi per il giustamente lodato vallone di Mascognaz, su bel sentiero spesso panoramicamente a mezzacosta. 18,4 km di sviluppo e 1440 metri di dsl percorsi in meno di sette ore e mezzo (quattro la salita alla Gran cima); difficoltà EE.
Un saluto a Andrea81, che non abbiamo incontrato, ma che ha percorso buona parte del nostro itinerario salendo al Corno Vitello.
Con la sana compagnia di Gian Mario.