- Accesso stradale
- da champoluc AIAT
saliti e scesi da Mascognaz, sentiero 14D.
Escursione molto bella e completa. Punta (a vedere dal libro di vetta) a torto poco salita, ma non ha nulla da invidiare ai vicini Corni Bussola e Vitello. L’itinerario è molto vario e la parte finale, con placche rocciose e profonde spaccature, è spettacolare. In particolare, se si sta sulla cresta, si arriva ad un torrione con la base strapiombante su un vuoto totale…
Per la parte dal lago alla vetta proponga una modifica alla relazione:
a) con un po’ di neve sul fondo del vallone è decisamente meglio stare sul fondo (e non salire per erba): considerare che in anno asciutto come questo a metà luglio è ancora la soluzione di gran lunga migliore!
b) Si deve arrivare fino al colle 2.913 e da lì seguire la cresta, evitando solo i torrioni che precedono le placche finali
Noi invece in salita ci siamo tenuti sempre abbastanza alti sull’erba (finchè c’era) sul lato dx orografico, poi abbiamo attraversato la pietraia a mezza a costa, quindi siamo arrivati arrivati abbastanza alti sulla conca finale e siamo saliti in cresta una trentina di metri sopra il colle: itinerario abbastanza disagevole… Discesa invece, molto comoda per il fondo della valletta, con nevai e un breve tratto su pietraia, con ometti.
Panorama mozzafiato sui Laghi Pinter e la Testa Grigia, oltre a M. Rosa e compagnia bella
Giornata stupenda. Al ritorno ci siamo fermati all’Hotellerie di Mascognaz: tutto bello e lussuoso, anche i prezzi, da dehors di Piazza S. Carlo. Comunque Mascognaz rimane un posto da sogno.
Con mia moglie Simo, per una due giorni magnifica in Valle d’Ayas.