Grammondo (Monte) da Menton, giro

Grammondo (Monte) da Menton, giro
La gita
cuccimaira
5 03/11/2018
Equipaggiamento
MTB

L’apoteosi del tecnico!! Ritorno volentieri su quest’itinerario fatto anni addietro con partenza e arrivo da Latte di Ventimiglia.
Salita via S.Antonio/Villatella/ Colla Rossa e discesa via Punta Renuit/passo Cornà/col du Berceau/GR 52.
Salita: tutte le volte trovo eterno arrivare lassù soprattutto se si sale con il gran caldo come oggi, la salita rimane tutta pedalabile ma con grande fatica..il tratto Villatella/Colla Rossa è parecchio rovinato dalle recenti piogge ma si sale comunque bene, il resto della strada soprattutto nella parte alta presenta un fondo molto pietroso e faticoso che si riesce comunque a pedalare grazie alla mai eccessiva pendenza. La nota più negativa sono i numerosi arbusti sui lati della strada (molti spinosi)che invadono sempre più la strada stessa causando non pochi graffi alle braccia..
Discesa: da incorniciare…è tutta un crescendo raggiungendo nel finale difficoltà quasi estreme!! Tenere presente che siamo su difficoltà comprese tra OC nella parte alta fino a un buon OC+ con qualche passaggio EC/NC nella parte bassa.
Da dove termina la strada sotto la Punta Renuit è consigliabile portare la bici in punta (quella “italiana”)anche se poi si torna lì tanto il portage è poco e la discesa è bella (un breve tratto NC in basso dove la cresta è rocciosa e in piano)e non rappresenta certo la difficoltà maggiore..
Il traverso che da Punta Renuit (tacche bianco/rosse) conduce al Passo del Cornà è la parte meno tecnica ma non è da sottovalutare in quanto si scorre sempre su pietre sia smosse che in posto e soprattutto nella parte bassa non mancano alcuni passaggi più complicati tra le rocce dove occorre scegliere la traiettoria giusta. Il passo del Cornà si raggiunge con breve risalita a spinta (attenzione ai cartelli indicatori) e presenta sulla sommità un grosso traliccio della luce.
Da qui si scende purtroppo su sterrata ma per soli 120 m di dsl fino a individuare nei pressi di un curvone sulla sinistra il sentiero (palina) per il colle Berceau che si raggiunge con una mezz’ora buona di portage.
Dal colle sono molto consigliate le due ( o una) salite alle vicinissime cime della Longoira a sin e del Roc de l’Ormea a destra perchè i panorami sono unici soprattutto dal Roc de l’Ormea a picco su Menton..
Quest’ultimo tra l’altro è pure fattibile in bike (un breve tratto ostico in alto..)forse anche la Longoira…
Ritornati al colle comincia l’avventura, 1100 m di campa giù in un crescendo di difficoltà..
Il primo tratto Col Berceau/Plan de Lyon presenta un unico tratto decisamente impegnativo ed è il primo traverso verso destra sotto il colle (alcune difficoltà aggirabili a monte del sentiero già in partenza..) ma è breve poi comincia una lunga serie di tornanti mai troppo chiusi ma molto ripidi con fondo un pò smosso, molto bello, qualche passaggio un pò più tecnico ma mai esasperato verso il fondo.
Al Plan du Lyon si pedala rilassati in mezzo all’erba e si risale un pochettino fino in corrispondenza al bivio col sentiero per Mortola/Passo Valetta (possibile variante per tornare a Latte)
Da qui si affronta la parte più difficile dell’itinerario, la nota positiva è però che le difficoltà non sono tutte concentrate ma lasciano abbastanza respirare tra una e l’altra con brevi tratti più rilassanti, si tratta di passaggi veramente hard che oltretutto si affrontano già con un pò di stanchezza (gradoni di roccia, passaggi stretti/scavati, pietrame vario)dove il “nose” è molto utile se non indispensabile non per riuscire a fare i tornanti ma bensì per spostare il posteriore quando sì è tra due massi in modo da passare senza raschiare la bici..insomma roba trialistica di gran soddisfazione, con impegno e coraggio si riesce a fare quasi tutto, l’unico vero tratto sicuramente NC è un breve passaggio sul ripido su roccia grigia calcarea verso il basso.
Bellissimo il toboga a curve sulla roccia che immette sulla strada sterrata…
Bellissimo anche il panorama costante sul Golfo di Menton, soprattutto all’imbrunire con migliaia di luci accese!
Raggiunta la strada asfaltata (dopo una scalinata in cemento very hard..)cercate di non perdere i segnavia bianco/rossi molto scarsi a lato strada, comunque si prosegue verso destra e poi subito verso sinistra, si passa sotto l’autostrada poi si sale un tratto costeggiando l’autostrada e subito dopo (fare attenzione)si devia a destra in mezzo alle case: da qui fino alla statale ci sono ancora una quantità incredibile di scalini di tutti i tipi e misure, perfino su scala metallica il breve tratto dopo la quale in cemento è veramente dritto….straconsigliata per i più temerari!!

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