Problemi di orario del socio ci spingono in questa zona; obiettivo la semisconosciuta Punta Gragliasca o in alternativa la Pietra Bianca. Inizio sulla strada del Lago Vargno, poi deviazione evidente su sentiero nel bosco che poi converge sulla solita poderale valdostana (per la cronaca, ruspe al lavoro nella parte alta). Dopo qualche taglio, si torna sulla strada dove c’è la deviazione a destra per il Colle Gragliasca. Nonostante i segni gialli riusciamo a cannare dopo pochi metri stando più alti, poi fortunatamente torniamo sulla retta via. Raggiunto il colle (sole in VdA, nebbia nel biellese as usual), saliamo a sx, seguiamo i segni blu che aggirano il primo torrione e dopo aver superato 4 o 5 piccole elevazioni intermedie siamo sulla Gragliasca. Dato che sono passate meno di 3 ore dalla partenza e che la Pietra Bianca non sembra molto lontana, decidiamo di seguire l’Alta Via fino alla “prestigiosa” cima. Il primo tratto scorre via liscio poi, in una zona rocciosa, compaiono i tratti attrezzati. Il primo passaggio, una specie di grotta/camino con masso incastrato ci fa penare un po’, anche perché bagnato, ma dopo esserne venuti a capo ci dirigiamo fiduciosi verso il nostro obiettivo, dopo aver superato alcune cimette innominate. Una volta arrivati in vetta, scartiamo l’idea di scendere al Colle Marmontana in quanto la tempistica si allungherebbe troppo e, viste anche le nebbie incombenti, decidiamo di tornare brevemente indietro sulla cresta e da qui di scendere per ripidi pendii di erba olina puntando alla strada che infine raggiungiamo dopo mezzora di equilibrismi vari. Da qui seguiamo la sterrata fino al bivio per il Colle Gragliasca da dove ripercorriamo il cammino dell’andata. Bella gita in una zona non molto frequentata; un saluto al socio Andrea T.