Fino a mezzogiorno un provvidenziale vento freddo ha contrastato l’effetto del caldo africano, mantenendo dura e compatta la neve. Trovarsi sul ghiacciaio dopo quell’ora dev’essere stato penoso e pericoloso. I crepacci più insidiosi mi sono sembrati quelli appena sopra il rifugio Gnifetti.
Complimenti a chi ha curato la segnalazione del sentiero che porta dal Gabiet al Rifugio Città di Mantova: è continua, efficace, esaustiva. Alla Gnifetti ho diviso la camera con un tedesco di Stoccarda, di nome (forse) Martin. Andava in giro da solo. Il giorno prima aveva salito (se il mio inglese ha capito bene) la Zumstein, la Gnifetti e la Parrot. Per il giorno dopo aveva in programma il Lyskamm. In effetti, mentre scendevo, verso le 11, ho visto un alpinista solitario impegnato nell’ultima parte della cresta Est del Lyskamm orientale: secondo me, era lui. Hi!