Saliti venerdì a Nuova Indren con le ultime corse della funivia, abbiamo trovato nebbia fitta e nessuna indicazione per salire dalla nuova stazione di arrivo in quelle condizioni ai rifugi Mantova/Ghifetti. Ci siamo diretti a naso fino a quando, in una breve schiarita, abbiamo visto la parete e l’attacco della ferrata da superare. Saliti al ghiacciaio superiore, ci ha impressionato come avviene ora l’accesso al Rifugio Gnifetti, attraverso una ferrata. Quanto si è ridotto il ghiacciaio! Ottima accoglienza al rifugio, buona la cena a self service, un pò cara la mezza pensione (55 euro soci CAI, compresa la borraccia del the al mattino). Partiti alle prime luci del mattino (6,30), non fidandoci delle frontali per i numerosi crepacci, specialmente nei pressi del rifugio. Saliti in circa tre ore, con vento freddo e nuvole che scorrevano velocissime. Una sofferenza l’ultimo tratto sotto la capanna Margherita, con il vento che ci spostava dalla traccia. Abbiamo sostato oltre un’ora per scongelarci, dopo mezz’ora continuavamo a tremare… Volevamo fare anche la Parrot, ma all’idea di farci la cresta con quel vento abbiamo ripiegato scendendo per una “visita” al Balmenhorn
Al di là del freddo, panorami fantastici verso i Lyskam, Castore, Cervino. Nebbia verso Alagna.
Giovanni e Piera con Marco, alla sua prima Margherita.