Sconsiglio di ripeterla al momento. Il pendio sotto la capannna Resegotti sgancia frigoriferi a cadenza regolare sul nevaio sottostante. Il gran risalto scarica proiettili assai di frequente sul pendio di salita e il tratto sotto ed a fianco dei gendarmi è completamente privo di neve, si procede su sfasciumi fangosi e poco coesi: ciò comporta pericoli oggettivi per eventuali cordate che seguano perchè è quasi impossibile non muovere rocce. Fortunatamente solo noi e un’altra cordata sulla via. La discesa verso la capanna Gnifetti è in condizioni orride nella parte bassa (da sotto il biv. Giordano), con tutti i crepacci aperti e ponti poco rassicuranti. Nonostante lo zero termico elevato, comunque, oggi la neve ha tenuto perfettamente sia sulla cresta che sul ghiacciaio. 6 ore per la cresta, giornata spettacolare e via sicuramente fantastica, magari con tutta la neve che serve…
Miravamo alla discesa a piedi da Indren ma l’orologio ci ha messi in riga.
Un saluto a Mauro (guida) e al suo cliente con cui abbiamo condiviso la salita e gli sfasciumi.
Con Albe.